venerdì 13 luglio 2012

Una "piccola" esperienza di vessazione diabolica

Prima Parte:

"Doll Brava" è il mio nickname.


Ho accettato di contribuire a questo blog perché conosco una delle persone che scrivono articoli qui dentro e so che sono persone "buone" e così mi sono fidata.


Sono una ragazza. Scrivo per raccontare la mia piccola esperienza di "vessazione diabolica", almeno così è stata chiamata. 


Diciamo che tutto è iniziato nel momento in cui io "aprii delle porte" ad "entità" malevole,  e lo feci perché in passato fui imprudente e vendicativa e rivolsi una richiesta agli spiriti sbagliati. 


All'inizio le cose riguardanti la magia e lo spiritismo mi parevano tutte scemenze, tutte superstizioni, "roba da Medioevo", come si dice.... credenze popolari e antiquate. Ora invece penso che, superstizione a parte, esistono veramente queste "entità", questi "demoni", queste "forze oscure" perché ho avuto questa esperienza e perché comunque molte persone hanno esperienze di questo tipi, simili o anche diverse, ma riguardanti comunque queste "entità" avverse.


Tutto iniziò quando conobbi un ragazzo. 


Mi piaceva e anche iopensavo di piacergli. Lui mi portò in casa sua, mi offrì un bicchiere di aranciata e poi decidemmo di guardare un film e parlare un po' tra di noi. Era la prima volta che andavo a casa sua, lo conoscevo da appena una settimana.Lo credevo un tipo tranquillo. Io ero una studentessa e lui era già laureato e aveva anche un lavoro. Dopo un po' di film, lui spense il televisore perché disse che si stava annoiando e si concentrò su di me. Pensai lì per lì che volesse solo tentare qualche effusione, per vedere come reagivo. Invece dopo pochissimi minuti mi chiese se volevo avere un rapporto sessuale, ma in quel momento mi parve che le cose stessero andando troppo di fretta, non era quello che avevo in mente io, lo conoscevo da una settimana e volevo aspettare per il sesso, aspettare di avere un dialogo con lui, un minimo di confidenza. 


Dissi che preferivo aspettare ancora un poco, e lui, di fronte al mio rifiuto del rapporto, cambiò atteggiamento. Ne fu molto contrariato. Si arrabbiò e disse che gli facevo solo perdere tempo. Poi mi diede uno spintone facendomi cadere sul divano e iniziò a spogliarsi perché voleva avere quel rapporto a tutti i costi e non sopportava di essere respinto da una ragazza. Si spogliò in fretta, mostrandomi con aria quasi di sfida il suo pene già eretto.


Io a quel punto, ancora sdraiata come ero sul divano, minacciai di denunciarlo se mi avesse violentata e lui, forse intimidito dalle minacce legali, rinunciò al proposito di fare qualsiasi cosa avesse in mente di fare, sesso o non sesso che fosse, e si rivestì (quindi alla fine non mi violentò). Poi mi chiese di andarmene da casa sua, dicendomi che si portava a letto altre donne... e non aveva nessun bisogno di me.


Solo alla fine si addolcì, anzi cercò di ridicolizzare tutto, si mise a ridere e voleva che pure io ridessi, mi disse che era stato solo uno scherzo, che dopo tutto capita di conoscere ragazzi che pensano solo a portarsi una tipa a letto. Queste sue parole non mi furono di alcuna consolazione, né mi fecero ridere. Ero umiliata e arrabbiata. Lo mandai a quel paese e lui non replicò niente, osservandomi mentre uscivo dal cancello di casa sua.


Sicuramente avrà pensato, guardandomi andare via: "una come questa meglio se ne vada, pianta solo lagne, chissenefrega di una così, me ne trovo quante ne voglio". 


Non era un ragazzo cattivo, forse era immaturo, forse era lui che "aveva bisogno" di usare le ragazze, anzi di abusare di loro e del loro affetto o desiderio di relazione. Pensava di poterle poi liquidare come se niente fosse, pensava: "piangeranno un poco, e poi si dimenticheranno dell'accaduto, e pure io". 


Invece io, a quei tempi, ero vendicativa. Altro che dimenticare. 


Mentre tornavo a casa, già una parte di me iniziava a meditare il proposito di fargliela pagare in qualche modo.


Arrivata nell'appartamento in cui abitavo, cercai di calmarmi, ma invano. Ero  sempre più arrabbiata ma non volevo piangere, bensì trovare il modo di restituirgli l'affronto. Doveva imparare la lezione. Per qualche istante pensai di denunciarlo veramente, di andare dai carabinieri e dire che aveva cercato di violentarmi. Purtroppo non avevo nessun testimone del fatto, eravamo solo io e lui a casa sua, era la mia parola contro la sua, e lo stupro, di fatto, non era avvenuto.

Peccato non avessi, all'epoca, delle amiche con cui confidarmi, o un fratello maggiore o degli amici che potessero andare da lui a.... rompergli il culo, così si dice (?) per come mi aveva trattata. Ero sola. Indifesa, e incavolata. 

Sapete, quando si è soli si fanno delle colossali scemenze, perché non c'è modo di confrontarsi con gli altri ed accogliere punti di vista talvolta migliori dei nostri. 


Lì per lì cercai dei "mezzi naturali" per risolvere la questione, le vie legali o chiedere aiuto a qualcuno. Le persone che conoscevo mi avrebbero probabilmente consigliato di gettarmi alle spalle tutta la faccenda e cercare ragazzi migliori con cui vedermi nel tempo libero. E avrebbero avuto ragione. 


Non ero però una ragazza dal carattere tranquillo. Per niente. Anche io ero immatura. Non riuscivo a non pensare a quello che era successo, ad esserne emotivamente distaccata e a rinunciare al desiderio di vendetta. 


Non riuscivo ad elaborare l'esperienza negativa con tutto l'avvilimento e la rabbia che ne erano risultate. Era la prima volta che venivo maltrattata e per me, per l'educazione ricevuta, ciò era semplicemente inammissibile.


Non riuscendo quindi a rassegnarmi e guardare avanti, e non trovando mezzi naturali, legali, ordinari, per risolvere la questione, decisi di provare, per la prima volta, a ricorrere a quelli preternaturali

Non lo avevo mai fatto prima, intendo dire, ricorrere alla magia per ottenere qualcosa ( e razionalmente dicevo a me stessa che non ci credevo per niente ). 


Non avendo alcuna preparazione specifica, né persone specifiche cui rivolgermi (ma anche conoscendo qualcuno, non lo avrei di certo contattato per roba del genere) mi arrangiai come potevo, lo feci per gioco.


Sì certo. Lo feci per gioco e per vendetta, per vendetta e per gioco.


Il risultato fu una specie "di preghiera", o meglio di richiesta, in cui spiegai brevemente il motivo della rabbia che provavo e dissi che volevo essere vendicata. In quell'intenzione misi tutta la mia rabbia e desiderio di rivalsa nei confronti di quel giovane uomo che mi aveva trattata male.


Cosa è stata dunque questa "magia"? Di cosa si trattò? Fu sostanzialmente una preghiera, solo che anziché rivolgere la mia intenzione a Dio, alla Madonna, agli Angeli la rivolsi ai Demoni, o meglio, non proprio a Satanao a Demoni personalmente (chiamandoli per nome) ma in generale a chiunque fosse stato in grado di ascoltarmi. Diciamo che "non feci nomi", e fu più come lanciare un messaggio senza destinatario, e chi lo trova lo trova. Beh, lo trovarono alcuni Demoni, che poi furono quelli che mi "vessarono" per qualche tempo.


Ovviamente mi sentii ridicola dopo avere fatto quella preghiera, anche perché il resto del rituale, trovato su un sito internet, prevedeva anche che dovevo accendere una candela e roba del genere, e questi mi parevano gesti inutili, perché non capivo il loro significato...ma ormai avevo iniziato e quindi conclusi, perché non era difficile eseguire il rituale. Poi misi via tutto, candela e preghiera, e andai a fare una doccia prima di dormire. 


Mentre mi addormentavo, pensavo: "ma sì, tanto l'ho fatto a casa mia, sono cavoli miei se recito strane preghiere e accendo una candela, che vuoi che sia, chissenefrega, mi andava di provare e l'ho fatto".


Devo dire che non ero stata crudele del tutto. Non avevo chiesto la morte,   né la malattia o la disgrazia di quell'uomo che aveva cercato di abusare di me. Lo avevo però voluto "legare", e volevo turbarlo, impedirgli di entrare e di uscire dalla mia vita come aveva fatto, come se niente fosse. 


Fui ovviamente un po' sorpresa nel trovarmi, pochissimi giorni dopo, un sms sul cellulare. Era di quell'uomo: mi aveva scritto che voleva rivedermi, che voleva parlarmi. 


Accettai di rivederlo in un locale pubblico.


Ci incontrammo così in un bar del centro, dove lui mi confidò di avere passato delle strane notti. 


Mi aveva sognata molte volte. Si svegliava di notte, turbato, e ogni volta che si addormentava di nuovo, mi sognava con insistenza. 

Diceva che pensava a me anche quando doveva fare altro, e che non riusciva a cacciare via dalla sua mente il pensiero di me. Ma di notte era peggio, perché mi sognava e stavo diventando rapidamente una specie di ossessione per lui. Disse di provare angoscia, disse che non sapeva se voleva davvero vedermi o meno, ma dato che pensava a me e mi sognava, incontrarmi gli sembrava una logica conseguenza.

Fui sorpresa delle cose che mi disse, ma attribuii tutto al fatto che lui era un uomo giovane e io una ragazza carina, e quindi l'attrazione e il desiderio tra noi erano inevitabili.


Alla fine si scusò per come mi aveva trattata e mi invitò ad uscire con lui per andare ad un concerto. 


Per tutta l'estate ci frequentammo, facemmo l'amore molto spesso (con me consenziente) e praticamente fummo una coppia anche di fronte alle altre persone, agli amici di lui e alla mia famiglia, dato che venne anche a pranzo da me un paio di volte. 


Sembravamo fidanzati.


Avevo dunque ottenuto quel che volevo, di legare quel ragazzo a me.

Io lo trattavo bene, lo ascoltavo e mi ci ero affezionata veramente, e lui a me, tuttavia non penso si potesse parlare di amore. 


La nostra era un'amicizia condita di sesso, ma al tempo stesso, più che una vera amicizia era un legame strano, che ci turbava e ci angosciava in modo inspiegabile. 


Non c'era spiegazione razionale all'angoscia, perché ci pareva di fare tutto in libertà, eppure non ci sentivamo liberi. 


A volte lui mi diceva: - Ti voglio bene, mi fido di te, ma non lo so se ti amo... eppure devo stare con te -. Voleva staccarsi, sganciarsi da me e io da lui, eppure non eravamo sereni con nessuna scelta neppure se presa di comune accordo. Stavamo insieme soffrendo che stavamo insieme ma dovevamo rimanere insieme e questo non è razionale, eppure l'azione di una forza misteriosa tra noi, per quanto "assurdo" possa sembrare mettere le cose su questo piano, era addirittura "palpabile".


Iniziai però ad esercitare la mia volontà perché per me era importante "fermare tutto" e  voler passare passare parte del mio tempo libero da sola, senza di lui, per riflettere. 


Eravamo attratti l'uno dall'altra come per mezzo di una forza misteriosa che ormai chiaro che andava oltre la mera attrazione fisica tra un uomo e una donna; questa "forza" sconosciuta non era, francamente, così potente, ma era efficace entro certi limiti. Per me fu fondamentale capire questo: che qualsiasi cosa io avessi chiamato in causa era potente, ma limitatamente potente. E poteva essere superata.


Quando, con la mia volontà, decisi di stare da sola a pensare, fui però libera di farlo e così mi resi conto che forse avevo cercato di manipolare un tantino le cose. 


Avevo un'amica che si era trasferita all'estero e sapevo che lei credeva in certe cose perché ne aveva fatta esperienza a sua volta. Le scrissi alcuni messaggi per raccontarle la mia situazione con quel ragazzo e lei mi rispose: - Smettila. Sei andata contro il libero arbitrio, cercando di influenzare scelte e comportamento di un'altra persona per mezzo di energie che sono pesanti, oscure, pericolose, che tu non conosci e non sai gestire. Inoltre, il tuo intento è stato egoista, immaturo, per niente vòlto all'accettazione delle esperienze negative, che pure ci tocca prima o poi di fare nella vita e dalle quali possiamo imparare. Cresci! -.


Dentro di me sentivo che l'amica mia, che dopo mesi di silenzio avevo contattato, mi aveva risposto con parole sagge.


Non cancellai il messaggio di risposta e anzi lo lessi e rilessi svariate volte, come volessi farlo entrare nella mente e assimilarne il contenuto. 


Il mio ragazzo non era felice, era deperito e mi aveva anche confidato, oltre quella frase che ho riportato, di avere strani pensieri, di sentirsi depresso e di provare a volte persino uno strano e vago desiderio di morire.


Come? All'improvviso? Settimana dopo settimana quel giovane uomo arrogante e sicuro di sé era diventato insicuro, malinconico, e accusava strani malesseri e pensieri di morte.


Ero allibita... io non volevo questo! Volevo solo ... già cosa volevo? Una stupida, infantile vendetta? Un compagno del cuore? In quel modo?!


Non pensavo neppure più a quella preghiera, anzi, a quella magia... perché tale fu. Ero molto scettica, e dicevo che era merito mio, del fatto che ero attraente, dolce, disponibile, se lui stava con me. Di certo, ci avevo messo di mio, ma rimaneva un fondo di oscurità in quella faccenda. 


Rimanendo sola per riflettere sulla mia relazione con quel ragazzo, ebbi modo, un fine settimana, di accettare l'invito di un'amica di vecchia data, con cui non mi sentivo da molti mesi, di trascorrere un weekend presso una comunità missionaria, per svolgere del volontariato e stare con persone giovani e simpatiche. Accettai l'invito perché nei mesi precedenti uscivo sempre e solo con il ragazzo e non frequentavo altra gente: volevo cambiare giro.


La positività della comunità missionaria mi diede speranza, mi sentii immersa in energia pulita, tra persone liete, oneste, senza "scheletri nell'armadio" come invece ne avevo io. 


Ad un certo punto mi tornò pure in mente quel mio bizzarro rituale, quel mio desiderio di vendetta. Fu come se la mia coscienza "si risvegliasse un po'" e cominciasse a parlarmi. 


Allora trovai il coraggio di raccontare questo fatto ad alcune persone lì presenti, tra cui una ragazza, la quale mi disse, senza mezzi termini: - Hai fatto ricorso alla magia per fare innamorare un uomo di te ed averlo come compagno? Perché da sola non eri riuscita a conquistarlo...ti aveva usata...e tu quindi hai pensato bene di vendicarti e di ricorrere a forze oscure, a potenze "altre", che neanche conosci... per avere quello che non riuscivi ad avere in modo normale, naturale, limpido. Ma ti rendi conto? Ma la dignità tu dove ce l'hai, sotto ai piedi? -.


Le parole di quella ragazza furono dure, dette così davanti a tutti poi. Arrossii violentemente perché nessuno mi aveva mai parlato in quel modo, così duro. Allora ricordai anche il messaggio dell'altra amica, che avevo letto e memorizzato. Era tutto collegato: avevano ragione loro. Ero stata immatura, superstiziosa nel senso che pensavo scioccamente di poter "scomodare" energie aliene e sconosciute ai più, o persino negate da molti, per i miei stupidi e meschini "moti del cuore" !


Dovevo ammettere che non avevo scuse e che dovevo iniziare a prendermi un po' di responsabilità e "crescere" anche dal punto di vista affettivo: non si può pretendere di ottenere l'amore di una persona, l'amore di un uomo,  e neppure giustizia o vendetta nei confronti di un torto subito, pregando entità indefinite, spiritiche per giunta, né mettendo in atto studiate strategie di seduzione e malizia.


Mi resi conto che, pensando di vendicarmi o di fare qualcosa di semplicemente "eccentrico", avevo preso in giro e danneggiato in realtà solamente me stessa.


Non avevo mai capito quanto era divertente e bello essere spontanea,  essere leale, amare veramente le persone ed avere il loro affetto senza ingannare, senza esibirmi, senza recitare, senza magia


Non sapevo proprio accettare le contrarietà, il rifiuto degli altri o semplicemente non tolleravo che le cose andassero in modo diverso da come io desideravo, e questo era molto infantile. 

Proprio da bambina viziata.

Tornata a casa dopo quel weekend di dialogo, preghiera e di lavoro nella comunità missionaria, mi sentivo tuttavia ancora dubbiosa. Forse stavo immaginando tutto, ero scettica, non potevo credere a superstizioni del tipo della magia e roba del genere. Superstizioni. Scherzi della nostra mente. 


Non ci sono altre "forze" all'infuori di quelle che studiamo a scuola o all'università nei corsi di fisica e simili. Non ci sono altre "forze" all'infuori di quelle dette naturali. 


Pensavo tutto questo per cercare di tranquillizzarmi da sola. Non poteva essere in azione nessuna forza ignota o malevola tra me e quel giovane uomo, solo il semplice fatto che ero una ragazza carina, e che ero riuscita "a conquistarlo" in qualche modo. A legarlo, d'accordo, ma per vie del tutto naturali, fisiologiche, di normale attrazione sessuale, intellettuale, amicale.


E il resto non veniva da me, però.


Qualche giorno dopo, andai a casa del ragazzo e lo trovai in condizioni pietose.


Non l'avevo mai visto in quello stato. Lo trovai raggomitolato sul divano del salotto, e dovetti aiutarlo a mettersi seduto. Mi disse che aveva trascorso un fine settimana orrendo, pieno di angoscia e di pensieri che più negativi non li aveva mai avuti. Poi si mise a piangere. Piangeva come un bambino spaventato e confuso. Cercai di confortarlo, ma invano. Riuscii  solo ad infondergli un po' di speranza dicendogli di non ascoltare pensieri negativi, perché io sapevo che c'erano ancora cose buone nel mondo, e persone buone. Ascoltando queste mie parole, si rassicurò un po' e riuscì a tirare avanti nei giorni successivi, continuando ad andare al lavoro. 


In quei giorni, io iniziai a provare il desiderio interiore di cambiare,di diventare più donna e meno ragazzina, e così un pomeriggio cercai e trovai la roba che avevo usato per "fare la magia" contro quel ragazzo, e buttai via tutto, dicendo a voce alta che non volevo più niente di quelle cose, che dichiaravo tutto finito, tutto spezzato, tutto distrutto.


Anche se ripetevo a me stessa la filastrocca mentale che non esistevano altre forze all'infuori di quelle fisiche e naturali, sentivo che dovevo mettermi a pregare per spezzare un legame che naturale non era, che non sottostava alle leggi note, ma che pure sentivo come presente, come realmente esistente.


Proclamai dunque a voce alta: - Dichiaro che questo legame tra me e quel ragazzo, se provocato da forze oscure che non sono io, è spezzato, è distrutto, non lo voglio più! Amen! -.


Poi, vincendo scetticismo, timidezza e vergogna, decisi anche di andare a confessarmi veramente con un sacerdote, anzi un frate, molto buono e attento ad ascoltare le persone, che vive in un convento nella mia città. Fui onesta e ammisi di avere voluto prevaricare e legare a me una persona. Parlai anche della mia rabbia e desiderio di vendetta. Notando che il mio proponimento di non cadere più in simili errori e meschine dinamiche di rivalsa era sincero, ottenni l'assoluzione e in quel momento stesso visualizzai dentro di me come un laccio che si spezzava, lo visualizzai sul mio "schermo mentale" sotto forma di una specie nastro di raso rosso che si scioglieva delicatamente, non dal mio polso, ma da quello del ragazzo, e poi svaniva.


Fatto questo, rimasi ferma nel mio proponimento di essere leale e comunicai al ragazzo che dovevamo fare una vera scelta: se fossimo rimasti insieme, la nostra sarebbe stata una relazione onesta e lieta, più matura, senza negatività. Sarebbe stata una libera scelta di entrambi, una scelta naturale, responsabile, umana, senza costrizioni. Diversamente, ci saremmo lasciati, non saremmo cioè più usciti insieme come una coppia e non avremmo più fatto sesso insieme. Lui rispose che non voleva impegnarsi con me, che mi vedeva come la sua migliore amica (!) come una confidente, come una sorellina, e che gli piaceva il sesso e che sentiva che c'era stato un legame strano tra noi, diverso, artificiale, non naturale. Ma non mi voleva come vera compagna, al di là di ogni seduzione e di ogni magia di sorta.


Era la prima volta che lui riusciva a rivendicare il suo arbitrio innanzi a me, era la prima volta dopo molti giorni che si esprimeva in modo schietto con me, senza lagnarsi.

Quindi il cambiamento, come ci fu per me, ci fu pure per lui, in termini di una ritrovata e rinvigorita libertà decisionale.


Allora ci lasciammo e ci sentimmo a modo nostro liberati. Andammo anche nella chiesa del convento di quel frate che conoscevo e pregammo brevemente volentieri, nonostante ogni scetticismo di fondo che lui pure aveva, per ringraziare che fosse finita, che fossimo riusciti a separarci con una libera scelta.


Poi fu tutto più facile. Non provai più nessun desiderio di avere quell'uomo, anzi iniziai a chiedermi come avevo fatto, nei mesi precedenti, a stare con lui. Non mi piaceva più, non mi attraeva più. Guardavo al passato e pensavo: "ma che ho fatto, ma come ho fatto, ma non aveva senso".


Non provai mai più desiderio di vendicarmi di nessuno e compresi che è sciocco e pericoloso fare ricorso alle forse occulte per coercire la libertà di scelta degli altri e manipolare in modo nascosto le situazioni e le persone per servire il nostro interesse in modo egoista. 


Contenta di questo mio progresso, dell'avvenuto salto di qualità in termini della mia maturazione psico-affettiva, pensavo di poter trascorrere una vita normale, tranquilla, piena di impegni gioiosamente affrontati e di relazioni umane positive. 


Mi sbagliavo.


Passarono mesi, e poi mi fu "presentato il conto". Con queste parole intendo dire che feci esperienza di come le "forze oscure" di cui negavo ma al tempo stesso affermavo l'esistenza si presentarono nella mia vita in modo diverso da prima, in modo disturbante. Non certo per rendermi un servizio, ma quasi per rimproverarmi, castigarmi, vendicarsi, vessarmi. Non so bene neppure io che cosa volessero, fatto sta che per qualche tempo non vollero lasciami in pace e lasciarmi proseguire contenta su vie di relazioni positive e leali.


Concludo qui la prima parte: questo post spiega come tutto è iniziato, i presupposti, lo svolgimento, e il cambiamento di disposizioni interiori, che poi, suppongo, è condizioni indispensabile per il bene, cioè la volontà di bene, volgere il cuore e la mente a ciò che è bene veramente, e che non è relativo al mero soddisfacimento di egoistici desideri.





Parla Nobisco: abbiamo deciso di dare spazio alla "testimonianza" di questa ragazza perché emergono alcuni elementi in essa sui quali vorremmo soffermarci brevemente.


1. Il tipo di persone coinvolte nella vicenda: una ragazza e un giovane uomo. Ma che persone sono? Il giovane uomo si rivela da subito essere una persona disturbata, quasi ai limiti dello stupro, in cerca di un rapporto sessuale che non può avere, in cerca di poter abusare di una ragazza la quale sperava di trovare in lui un possibile compagno, non solo un uomo con cui avere un'esperienza sessuale.  La ragazza a sua volte è immatura: offesa dal torto ricevuto dall'uomo e incapace di trovare soluzioni razionali e naturali (una denuncia, chiamare le amiche o degli amici) come pure di elaborare emotivamente l'esperienza negativa e gettarsela alle spalle, decide addirittura di vincere ogni scetticismo e adottare una logica apparentemente irrazionale e superstiziosa: quella del ricorso al "preternaturale", inteso persino in senso negativo, oscuro, diabolico. La "magia" è vista come il mezzo per "ottenere ascolto" ed essere esaudita da "potenze misteriose" , dai demoni, che, pur non facendo parte dell'immaginario acquisito né delle percezioni extra sensoriali della ragazza (almeno non all'inizio) ad un certo punto decidono di intervenire dapprima in modo pressoché nascosto ed invisibile (la ragazza si limita a fare menzione di un "qualche tipo di forza sconosciuta") e poi in modo manifesto (nella seconda parte della testimonianza).


Ci pare palese il collegamento tra la tentata violenza sessuale, il torto subito, la rabbia e l'immaturità di chi, non sapendo gestire adeguatamente un problema, pensa bene di invocare "intelligenze spirituali" di cui non conosce nulla, in modo imprudente, oscillando non tra la tentazione e la rinuncia ad essa (saremmo già nel campo della fede e dell'etica) quanto piuttosto tra un "non ci credo ma vorrei fosse vero e comunque chissenefrega se lo faccio" che è tipico di un atteggiamento immaturo, poco recettivo, egocentrico e che denota ignoranza ed impreparazione spirituale oltre che immaturità psico-affettiva e solitudine esistenziale.


La ragazza non è "stupida" ma era incapace di elaborare le esperienze negative e di circondarsi di persone amiche, riuscendo invece solo a desiderare di vendicarsi, per quanto in modo eccentrico e pericoloso.


2. Ignoranza spirituale e mancanza di sensitività. Chiunque abbia un minimo di cognizione riguardante le entità spirituale e il loro modo di agire, e un briciolo di buon senso, si guarderà bene dal ricorrere ai "servizi dei demoni" per ottenere cose di una futilità impressionante, o per inseguire umani e mediocri "moti del cuore", appunto. 

E' vivamente sconsigliato cercare di ricorrere alle potenze diaboliche per ottenere non importa che. Come si suol dire "chi entra nella bottega di Satana" paga spesso un prezzo altissimo, magari non subito ma anche a distanza di anni, un prezzo di turbamento, di non-pace, di ossessione, di prigionia emotiva e spirituale, a volte anche di separazione, disperazione, di malattia e di morte, se non la propria, quella di qualcuno che ci è vicino (i demoni colpiscono chi vogliono e chi riescono a colpire, anche persone della stessa famiglia, ignare di quanto era stato fatto, ma vulnerabili).

3. Intervento positivo tanto da parte della razionalità della ragazza, comunque presente, e quindi della ragione (la Ragione è "figlia di Dio") quanto delle persone che lei ad un certo punto si mette a frequentare (i giovani della comunità missionaria) la quale la esortano a "fare il pieno di positività" e a diventare responsabile.


4. Vediamo come a questo punto la ragazza fa una sua scelta personale, di  rompere una relazione che portava angoscia tanto a lei quanto al giovane uomo che stava con lei e che lei aveva, naturalmente e/o preternaturalmente "legato" e di "voler crescere" e puntare a qualcosa di meglio che una storia di sesso angosciante ottenuta mediante... il sesso come pure mediante l'intervento inizialmente dubbioso ma poi manifesto di alcuni spiriti diabolici (quelli che evidentemente avevano deciso di "ascoltare" il messaggio senza destinatario nominale della ragazza).


NON FATE COSE DEL GENERE.



Seconda Parte:


Ho concluso la prima parte spiegando come tutto era incominciato e come mi ero resa conto di dover cambiare alcune (o molte) cose di me stessa, del mio modo di relazionarmi con gli altri e di gestire le contrarietà e le ambizioni.


Avendo compreso la necessità del cambiamento e deciso di agire di conseguenza, ero entusiasta di poter riconoscere e adottare comportamenti più maturi e compiere scelte relazionali oneste e responsabili.


Non ero tuttavia preparata a gestire quelle forze avverse che si scatenarono contro di me per qualche tempo in seguito alla mia decisione di abbandonare completamente qualsiasi altro tipo di ricorso alla magia.


Un mattino che dovevo andare a lezione all'università mi svegliai con la netta sensazione di non essere da sola in camera. Mi pareva ci fosse qualcuno, più di uno.


Ero sveglia, non sognavo. Mi misi seduta sul letto e mi guardai attorno. La luce del mattino filtrava dalle tende. Vidi con i miei occhi delle sagome scure che si muovevano in camera mia, a poche decine di centimetri di distanza dal mio letto. 


Non saprei dire come fossero, suppongo fossero entità di qualche tipo, non vidi nessun dettaglio, per esempio, facce o nasi o bocche, solo forme scure che si muovevano rapidamente e mi sentivo osservata da loro. 


Questo durò un minuto al massimo, poi io cambiai posizione perché volevo accendere la luce e anche alzarmi. Quando iniziai a muovermi, una di queste sagome scure si avvicino a me e anzi direi che spiccò un salto e salì così sul mio letto. Da scura che era, cambiò colore e diventò blu elettrico. Allora pensai che doveva trattarsi di una qualche forma di energia. Era circa sferica e sembrava "elettrica". 


Si avvicinò ancora a me (io ero stupefatta e non mi veniva in mente niente da dire o da fare), ma lentamente.


La guardavo meravigliata. Quando fu a meno di trenta centimetri di distanza da me, emise pure un suono. 


E che suono!


Stava ridendo.


Sì sì, erano proprio risatine quelle che udii provenire da quella piccola sfera di energia che pure pareva avere volontà e intelletto propri, in qualche maniera.


Era come se facesse un verso del tipo: - hi hi hi -. Come una risatina.


Era piccola. Fatta di energia. E stava innanzi a me ridacchiando.


Devo essere completamente ammattita.


Una parte della mia mente rifiutava quel genere di esperienza, perché non riusciva a comprenderla, ad interpretarla, a collegarla a qualcosa che io potessi avere studiato a scuola o sentito altrove. 


Eppure la stavo vivendo e la ricordo ancora oggi, vividissima.


Uscendo dal mio stupore (beh, non potevo rimanere allibita per interi minuti) mi venne spontaneo aprire la mano verso quella forma di energia e non appena "le offrii il palmo", lei ci saltò sopra. Quella sfera di energia che se la rideva del mio stupore, quell'entità insomma, era piccina e mi stava sul palmo di mano. 


Bellissima. 


La fissavo nei suoi bagliori che avevano un colore elettrico, notando anche che il contatto mi aveva dato una sensazione come di ricevere una piccola scossa, eppure la mia pelle non riportò ustioni o altri segni. Era però un contatto con una qualche forma di energia.


- Che figata -. Mormorai, al che la piccola sfera ridacchiò di nuovo. Sembrava si divertisse.


Poi gli altri, che erano rimasti sul pavimento, più distanti dal letto, si mossero di nuovo e io ebbi l'impressione che parlassero a quello che stava nel mio palmo di mano. 


Allora l'entità con cui avevo avuto un contatto cercò di saltarmi addosso e io percepii questo comportamento come un atto di aggressione perché io iniziai a dire: - No! no! - ma quell'entità continuava imperterrita i suoi assalti, ma era davvero piccola e ad un certo punto io mi sottrassi all'attacco, scesi in fretta dal letto e uscii dalla stanza, piantando in asso tutti quanti, sia la sfera blu che il resto della sua compagnia. Non mi seguirono.


Quel giorno però e anche quelli successivi mi sentii proprio "presa di mira". Più che veri atti di violenza, si trattava di sorta di dispetti, ma maligni. 


Quelle entità parevano volermi esasperare. Quando stavo in camera mia mi sentivo osservata e a volte (sarà stata una mia impressione, non lo so) persino derisa. Mi sentivo tirare per i vestiti, tirare i capelli. Qualcuno muoveva coperte e lenzuola quando cercavo di addormentarmi o cercava di muovere persino il letto. 


Potevano, entro certi limiti, spostare oggetti fisici, perché aprirono improvvisamente un'anta del mio armadio e rovesciarono a terra rapidamente più vestiti che poterono. 


Una sera che ero in cucina riuscirono a colpirmi lanciandomi contro un pezzo di... zucchino, visto che stavo tagliando delle zucchine. Fa ridere a leggerlo così e a pensarci, ma è successo veramente e devo dire che quando un pezzo di zucchino crudo ti arriva addosso all'improvviso e a velocità sostenuta centrandoti quasi in un occhio non ti viene voglia di metterti a ridere per niente. Non ho mai pensato di avere doti di telecinesi (TK), erano loro, quelle entità eteriche malevole e dispettose, a muovere gli oggetti e cercare di colpirmi con essi.


Non erano però vere e proprie violenze quelle che subii. Non tentarono di uccidermi, ma era chiaro il loro intento dispettoso e malizioso nei miei confronti. D'accordo, non mi strangolarono nel sonno, ma non posso certo dire che mi vollero bene...


Erano esasperanti.


Mi resi conto che le altre persone non erano coinvolte, quella sotto attacco ero io e solo io. Tuttavia, una volta una bambina, nipote piccola della vicina di casa, bussò alla porta del mio appartamento per... chiedermi di andare in bagno (non funzionava quello della vicina, l'idraulico ci stava facendo dei lavori). La accompagnai dunque in bagno e aspettai sulle scale che uscisse. Lei poi (bambina di cinque o sei anni) volle entrare in camera mia per vedere le bambole. Sì perché io tenevo in camera, all'epoca, alcune bambole Barbie che avevo tenuto da quando ero piccola, ben vestite di tutto punto e pettinate. Erano tutte in fila sopra uno scaffale. La bambina ne era attratta.


Le permisi di entrare in camera mia ma dopo pochi minuti la piccola uscì per dirmi che "dei signori" (signori? vabbè, era una bambina educata e parlava così, chiamando "signori" oppure "signore" le persone che non conosceva e non sapeva come catalogare) volevano parlare con me.


Sorpresa dalle parole della bambina, entrai in camera a mia volta, solo per sentire le entità (saranno state quattro o cinque, non di più) sghignazzare spassosamente. 


La bambina non era spaventata dell'accaduto, ma era perplessa. Non so ora, a distanza di anni, se ricordi questo fatto (penso l'abbia rimosso non trovandovi alcuna logica, ma io ce la trovai io).


Fu interessante però notare che altre persone potevano percepire quello che percepivo io, ma non tutte le persone vi riuscivano. Si dice che i bambini siano più propensi ad avere percezioni extra sensoriali. Può darsi ma penso che dipenda dalla persona, che la sensitività sia individuale e variabile nel tempo, e che una persona recettiva abbia questo genere di percezioni sia da bambina che da adulta, mentre persone poco recettive non vivono questo tipo di esperienze percettive né quando sono piccoli né quando crescono.


Quelle entità erano buffe e dispettose, spassose e vagamente maligne. 


Più dispettose che altre, e la situazione, alla lunga, risultava logorante. Temendo che le cose potessero, anziché migliorare, peggiorare, decisi di tornare nel convento del frate presso cui mi ero confessata la prima volta...


...non ero però disposta a raccontare ai frati queste mie esperienze perché pensavo non mi avrebbero creduta. Tuttavia, ebbi un'idea: chiedere una benedizione. Vedevo che le persone chiedevano benedizioni individuali, o una preghiera per i loro problemi e allora lo feci pure io.


Non lo feci per superstizione, ma per fede, sperando in un piccolo aiuto "dall'alto" che non tardò ad arrivare.


Infatti, tornata a casa, mi venne l'idea di telefonare al parroco a chiedergli di venire a benedire le stanze in cui abitavo, specialmente la mia camera. 


Erano anni che quegli ambienti non venivano benedetti. Di certo lo stabile era stato benedetto, la casa intendo, ma chissà quando. 


Così cercai il numero di telefono del parroco, era in elenco, e telefonai. Non si meravigliò della richiesta, per lui era un'attività ordinaria andare a benedire le abitazioni.


Arrivò l'indomani all'ora stabilita con un aspersorio, recitò una breve preghiera e poi passò di stanza in stanza benedicendo e spargendo poche gocce d'acqua con l'aspersorio. 


Non mi aspettavo niente, era tutto così rapido e semplice, invece notai con rinnovato stupore un fenomeno strano. 


All'inizio pensai fosse polvere, che si fosse alzata della polvere grigiastra in strani cumuli allungati. Invece i cumuli, sollevati di almeno venti centimetri dal pavimento, assunsero forme che ricordavano vagamente quelle di serpenti, e scivolarono tutti quanti, uno dopo l'altro e in fretta, fuori da camera mia. 


Non vi tornarono più.


Pareva che la benedizione li avessi infastiditi al punto da rendere la mia stanza, come pure il resto dell'appartamento, un luogo per loro fastidioso e insopportabile.


Non raccontai al parroco di quello che avevo visto, non so se lui pure l'avesse percepito o soltanto io.


Decisi però che anzitutto non avrei mai più fatto cose che riguardavano quel genere di entità (niente magie, niente di niente) e poi avrei continuato ad avere quel minimo di fede e riconoscenza nell'aiuto del Cielo. Aiuto che ho sperimentato varie volte e in cui credo, per quanto ovviamente sia un aiuto ponderato e saggio, non un atto superstizioso e magico, non la soluzione pronta ai nostri problemi, ma un conforto e una luce preziosa per fare scelte accurate e positive, trovando sempre una via di luce e di speranza, di crescita e di integrità morale.


Vivo la fede come vivo le opere, nel senso che per me tutto deve tradursi in comportamenti veramente leali ed onesti, senza ipocrisia, senza pomposità, ma onesti e cordiali, questo sì.


Ho poi letto altre storie di vessazioni e mi sono resa conto di come a me le cose siano andate bene... ho letto infatti testimonianze di esperienze ben più pesanti, paurose e difficili da gestire. 


Vessazioni tali che una persona voleva suicidarsi, vessazioni per cui ci furono persone che pensarono di impazzire, che non riuscirono più a lavorare o studiare o sposarsi. Vessazioni che poi diventarono vere e proprie possessioni. 


Penso che la differenza di intensità dei fenomeni dipenda da una permissione divina o anche dalle scelte individuali, cioè dal fatto che una persona decida di rinunciare all'odio, all'egoismo e alla vendetta e vivere bene, con benevolenza verso tutti, dando e ricevendo amore, e non odio o invidia o rancore. 


E' una mia idea, probabilmente le variabili in gioco sono molteplici, ma penso che molto dipenda "dal cuore di una persona", dalle sue disposizioni, dalla sua fede e anche dall'amore di chi le sta intorno e dall'aiuto che riceve o non riceve, dalle parole sagge che le vengono o non le vengono rivolte, dalle benedizioni, dalla preghiera. 


Non serbo alcun rancore, nessuna paura, nessun odio. Penso che anzi l'amore e l'onestà siano e sempre saranno le "carte vincenti", insieme alla fiducia nell'aiuto di Dio. Che sempre aiuta, anche quando a noi ci pare che no, ma solo perché seguiamo sempre la nostra logica umana, che non sempre coincide con quella del Cielo. I modi e i tempi non li sappiamo, ma penso che ci è richiesto di fare la nostra parte. A volte basta poco per stare meglio o per risolvere una situazione, a volte ci vorrà più tempo, ma penso che ne valga la pena perché sono esperienze che insegnano, che aprono un varco e ci fanno capire che esiste qualcosa di più di quello che ordinariamente pensiamo esista. 


Io per esempio all'inizio, quando ero molto scettica e non volevo considerare niente di quello che pure percepivo, mi ripetevo, come un mantra, che le sole forze esistenti sono quella della fisica...le forze naturali. Invece ora penso che la Realtà sia più complessa, che vi siano forze che non conosciamo, che magari potenzialmente potremmo anche conoscere e studiare, e allora per noi quelle forze, quelle energie, sono preternaturali, eppure sono anch'esse esistenti. 


Esiste cioè molto più di quello che conosciamo o che abitualmente percepiamo.


Il messaggio che vorrei poter dare è comunque quello di perseguire vie di bene, di onestà intellettuale, integrità morale, etica e fede, e non farsi coinvolgere in pratiche pericolose perché potrebbe andare male, peggio di quello che ho avuto io. Il mio consiglio è quello di cercare le cose del Cielo perché sono le uniche valide, non quelle degli spiriti coinvolti nelle pratiche di magia, non quelle dei demoni cioè, atte solo ad ingannare o a dare l'illusione di avere o di fare qualcosa di buono o efficace, ma in realtà poi non è così. Il messaggio che vorrei dare è anche quello di non essere completamente scettici verso tutto ma lasciare un margine al dubbio e alla possibilità, senza però diventare creduloni, né superstiziosi, ma avere una fede semplice, ragionevole, saggia, senza pomposità, né fanatismi di sorta.



















Angeli, Demoni e Dintorni.

Angeli, Demòni e Dintorni.

I Dintorni non sono spiriti, era solo per completare il titolo del post ; )

Ci sembra necessario spendere qualche post per parlare un poco anche di queste entità.

Premettiamo subito che questo articolo non è un articolo di teologia, di demonologia o che altro, ovvero non si propone gli scopi che si proporrebbe un articolo scritto in sede accademica, della facoltà di teologia, per esempio.

Quanto scritto qui è frutto di ricerche personali ed indipendenti, anche se ci siamo confrontati con quanto in precedenza elaborato, per lo meno dalla tradizione già presente nel nostro territorio.

Premettiamo inoltre che, pur assumendoci la responsabilità delle nostre affermazioni, decliniamo invece ogni responsabilità per quanto concerne l'utilizzo delle stesse.

In altre parole: "noi possiamo anche parlare di spiriti, descriverli e descrivere alcune interazioni, ma se una persona che legge il post poi si mette in testa, di testa sua, di provare a stabilire contatti imprudenti con entità spirituali, invocandole per esempio, o a fare comunque scemenze che potrebbero anche avere conseguenze pesanti da diversi punti di vista (emotivo, psicologico, spirituale e anche fisico), la responsabilità di tutto ciò NON è nostra".

Come iniziare dunque? L'argomento è assai vasto e non ci interessa scrivere un trattato (come se già non ve ne fossero...).

Ci limitiamo a dare qualche info di carattere generale, per poi passare direttamente a testimonianze varie di interazioni personali con entità di varia tipologia.

Angeli e Demoni sono spiriti che condividono la medesima natura, ma aventi diverso orientamento o ragion d'essere o missione.

Entrambi sono spiriti di natura detta "angelica" per distinguerla dalla natura umana che invece è nostra e delle Anime dei Defunti.

Sarebbe un errore confondere l'Anima di una persona trapassata con un'entità angelica. Anime e Angeli non sono la stessa cosa. Entrambi sono puri spiriti, cioè non hanno un corpo fisico. Le Anime lo ebbero, gli Angeli non lo ebbero mai, né l'avranno. Per loro non è previsto.

A volte capita di leggere o sentire frasi come "il nostro Angelo è volato in Cielo", in riferimento magari alla morte di un bambino.

Comprendiamo la necessità di pensare che l'Anima di quel piccolo sia un angioletto felice in Paradiso. Questi sono sentimenti umani però, e non trovano riscontro con quello che noi Sentiamo a livello di sensitività, appunto.

I bambini deceduti non sono Angeli, non diventano Angeli.

I bambini deceduti sono Anime ormai libere dal loro involucro fisico, dal corpo che è morto e che è andato incontro a naturale decomposizione organica.

Questo vorremmo fosse chiaro fin dall'inizio, e cioè che non è possibile confondere le Anime dei Defunti con le entità di natura angelica quali che siano.

Ad ogni modo, resta il fatto che tanto le Anime che le entità angeliche sono creature. Nessun Angelo corrisponde al principio creatore, nessun Angelo o Demonio, per quanto potente, può "farsi come Dio". Sono creature che, pur potenti, restano creature.

Angeli e Demoni sono pure loro, quindi, come noi, come gli animali, come le piante, come le stelle... "res creata".

Da qui si intuisce che "adorare un Essere angelico" sarebbe una cosa priva di senso, poiché non è Dio.

Il Prìncipe dei Demoni chiede a Gesù di adorarlo, promettendo in cambio ricchezze materiali, regalità e dominio terreno. Tutta roba effimera e passeggera, roba della terra, destinata, nel tempo (secoli o millenni che siano) a decadere, a cambiare, ad essere distrutta.

Già da questo... nessun Dio si farebbe adorare con la promessa di un dono transeunte, di un potere o una gloria del tutto terrena e quindi passeggera: ciò è praticamente una presa in giro, perché la smania di accumulare grandi ricchezze materiali e di potere terreno e dispotico dominio sugli altri è un grande lasciapassare per la perdizione, non certo per la vera felicità, e chi ne resta sedotto "si fotte l'Anima", scusate l'espressione, ma tant'è.

La Risposta che Cristo fornisce alla tentazione diabolica è lapidaria (è scritto: Dio solo va adorato) ed è anche un implicito rimando al fatto che nessuna creatura, per quanto potente, può avere simili pretese.

Voglio dire, una creatura può essere più o meno umile o più o meno superba, ma pretendere adorazione quando si è creature è fuori... da ogni Grazia, appunto.

Speriamo sia invece "in Grazia di Dio" quanto stiamo per scrivere qui.

In quanto creature e come tutte le creature, noi compresi, Angeli e Demoni sono esseri personali e tutti diversi gli uni dagli altri. Nessun angelo è uguale ad un altro angelo, e nessun demonio è uguale ad un altro demonio.

Ogni Creatura di Dio è OOAK (One Of A Kind): Dio non produce in serie.

Ogni Essere eterico è unico e peculiare. Non ve ne è un altro come lui in tutto il Creato, né ve ne sarà.

Angeli e Demoni sono Esseri antichi. Questo significa che la loro esistenza ha avuto inizio (non sono eterni, hanno un inizio) in tempi per noi assai remoti. Impossibile quantificarli, alcune entità hanno proclamato di esistere "da milioni di anni", ma ci rendiamo conto che parlare di numeri non ha molto senso. Prima degli uomini, prima di altre bestie, prima delle bestie che noi oggi chiamiamo "pre-istoriche", forse. Non ha importanza il "quando", ha importanza "che ancora esistono". E sono operativi.

E SONO TRA NOI.

Non vogliamo allarmare nessuno. Ma certo che popolano la Terra! E da molto più tempo di noi, che ci definiamo "terrestri".

Le Anime sono di origine Celeste. Angeli e Demoni pure. Sono i nostri corpi fisici, mortali, ad essere terrestri.

In altre parole: "ciò che è immortale è spirituale ed è di origine Celeste; ciò che è mortale è meramente materico ed è di origine Terrestre".

Essi non popolano solo la Terra, tuttavia. Alcuni di essi si trovano attualmente sulla Terra per come noi la intendiamo, quella in cui ci troviamo ora, quella su cui appoggiamo i piedi quando camminiamo ecc. : il nostro bel Pianeta Azzurro che ha nome Gaia, per essere precisi, non Terra o Gea, ma Gaia, o almeno questo ce lo avevano detto a lezione di scienze al liceo... che la Terra si chiamerebbe Gaia: è questo il nome del nostro pianeta.

Quelli tra loro che non si trovano sulla Terra, cioè su Gaia, si trovano nelle dimensioni loro proprie, alle quali, salvo casi eccezionali, noi non possiamo accedere (con questo corpo fisico, finché stiamo trascorrendo il periodo di esperienza terrena nel nostro corpo mortale). Queste dimensioni sono molto vaste e sono come dei "regni", non dei pianeti, né dei sistemi solari. Sono le dimensioni dell'Universo a noi inaccessibili che la tradizione cristiano-giudaica chiama Cielo o Paradiso, Purgatorio e Inferno. A loro volta ci sono gradazioni...

Comunque, non possiamo dire di più, una di noi ha visualizzato per alcune volte "scorci d'inferno" in quanto un'entità di quei luoghi glieli mostrò, ma nulla più.

Magari di questo ne parleremo più avanti.

Torniamo ora al nostro discorso sugli spiriti di natura angelica e lasciamo la parola ad una ragazza che è una "psychic" (termine inglese che NON significa psicopatica, bensì "sensitiva", cioè ha facoltà di sintonizzarsi su entità di vario tipo, di visualizzarle, di avvertirne la presenza e roba del genere). Questa ragazza dice:

" Non so come faccio ad ottenere le visualizzazioni, è come se avessi un canale percettivo aperto, una specie di terzo occhio, di facoltà di essere recettiva. Molte persone hanno queste facoltà, penso un po' tutte le persone, solo che molte persone non le prendono in considerazione, non si preoccupano di svilupparle, non le considerano veritiere o utili.

Chiaramente non pretendo di fornire risposte a tutto, né di rivelare alcunché... posso solo descrivere quello che Sento o che Vedo, così come "mi arriva".

Dunque... per quanto riguarda gli spiriti detti Angeli. Essi si chiamano così, con questo significato di "messaggeri", forse perché fin dai tempi antichi gli uomini li considerarono creature intermedie tra l'umano e il divino. Gli Angeli fanno un po' da tramite, in questo senso... tra noi e il Cielo.

I nostri Angeli Custodi, come li chiama la tradizione, o spiriti-guida, come li chiamano in altre culture, non sono Anime di Defunti (anche se può capitare che l'Anima di una persona deceduta trascorra del tempo sulla  Terra allo scopo di aiutare una persona vivente e guidarla in qualche cosa). Sono spiriti angelici che ricevono da Dio, dal Cielo, la missione e l'incarico di custodire, guidare e proteggere una persona umana.

Questi spiriti tuttavia non riescono o non vogliono manifestarsi in tutti i casi e a tutte le persone. Sono molte le persone che sostengono di avere avuto contatti di qualche tipo con il loro Angelo, per esempio, alcune delle persone di cui avete riportato la testimonianza. Questo tuttavia non avviene per tutti o secondo le stesse modalità, perché ogni persona è a sé e ogni contesto è diverso.

Ci sono persone molte recettive e maggiormente predisposte a vivere esperienze paranormali, sovrannaturali. Ci sono persone che non riescono né vogliono aprirsi in tale senso, oppure la loro energia non è sufficiente, o sono molto condizionate a livello culturale, sociale o mentale, oppure la loro volontà non è ben canalizzata, hanno i chakra chiusi, sono chiuse e non riescono a Sentire nulla.

Per quanto riguarda me, ho iniziato a rendermi conto di Sentire qualcuno che ero bambina, davvero piccola. Soltanto dopo diversi anni però mi resi conto di cosa potessero essere quelle percezioni, e iniziai a fare ricerche per conto mio e confrontarmi con altre persone che dicevano di avere avuto simili percezioni o di avere avuto contatti con entità di un qualche tipo, in vario modo.

Quando ero appena adolescente ebbi la malaugurata idea di organizzare, con delle amiche, una piccola séance, cioè una seduta spiritica.
Anche se durante la seduta spiritica, quella classica con la tavoletta con i numeri e le lettere, non accadde nulla, alcuni fenomeni bizzarri si manifestarono nelle settimane seguenti. Non ripetei più quel genere di esperimenti o di giochi, ma avevo la netta sensazione che la mia camera, dove abitavo allora, venisse di tanto in tanto infestata, vale a dire, mi sembrava che qualcuno vi entrasse, e mi era ostile.

Per questo ne approfitto per ribadire che fare questo genere di cose, le sedute spiritiche, gli incantesimi e le invocazioni agli spiriti, è molto pericoloso perché può "aprire delle porte" a entità malevole o pesanti, che infestano gli ambienti e talvolta attaccano le persone. A volte, anche se pare strano, alcuni problemi che poi vengono trattati a livello psichiatrico sono la conseguenza di un contatto imprudente con entità malevole, o comunque sono state appunto "aperte delle porte" a tali entità, nei suddetti modi...

Io riuscii a liberarmi delle presenze disturbanti che a causa di quella seduta spiritica erano entrate in contatto con me usando la preghiera.

Questo accadde dopo alcuni anni dal fatto, grazie alla conoscenza di alcune persone più esperte di me che mi hanno consigliata bene su come allontanare quel genere di spiriti dalla mia casa, dalla mia vita.

Non sono mai stata una spiritista, una medium o una contattista. Uso la preghiera. Riesco però a sintonizzarmi in modo spontaneo su entità di vario tipo, perché ho questa predisposizione naturale, fa parte di me sin da quando ero bambina e mi è dispiaciuto di "avere usato male" questa mia sensitività, organizzando quella sciocca seduta spiritica e dovendo poi pregare ed ingaggiare una sorta di combattimento energetico/spirituale per cacciar via i... demoni, gli spiriti malevoli, che avevano approfittato della mia imprudenza ed inesperienza, come di quella delle mie giovani amiche.

Volete sapere come Vedevo e talvolta ancora Vedo le entità?

Iniziamo dagli Angeli. Li Vedo a volte come sfere o forme luminose, spesso biancastre, di un bianco perlato, oppure opalescenti. Come dei globi di energia.

Mi è stato chiesto tempo fa se si possa ritenere che gli ORB siano Angeli. Secondo me no. Non li Vedo affatto così, e non penso comunque che gli ORB abbiano qualcosa a che vedere con il mondo degli spiriti: penso che la spiegazione agli ORB che si vedono nelle fotografie sia invece da cercarsi nell'ordine naturale delle cose, non in quello preternaturale.

Talvolta gli Angeli assumono sembianze similmente umane. Spesso indossano ampie vesti, sul genere di una tunica, con le maniche lunghe. La veste può avere varie sfumature di colore: bianca cangiante oppure rossa o verde o gialla...

Come aspetto, hanno spesso sembianze direi maschili, come di giovinetti sui tredici, quindici anni, imberbi e slanciati. Oppure di bambini dai tre ai sette anni.
Tuttavia possono assumere altre forme antropomorfe, una volta una donna mi disse di avere visto il suo in forma di uomo anziano e solenne, una specie di saggio. Si vede che quelle sembianze erano quelle più adatte al tipo di messaggio che le voleva portare in quel momento.

Avendo appunto assunto un aspetto similmente umano, gli Angeli hanno anche un volto con dei lineamenti, a volte molto dolci, a volte più spigolosi, ma sempre armoniosi e belli. Possono anche essere buffi e teneri. Hanno la pelle liscia di varie sfumature di carnagione, diafana oppure come abbronzata. Possono avere capelli corti, riccioluti, oppure lunghi e dritti, di colore variabile come il nostro, tra il biondo chiarissimo e il castano scuro. Lo stesso per il colore degli occhi, azzurri o scuri...

Ho visto un Angelo anni fa, più alto di me e molto slanciato, snello. Indossava una tunica che pareva fatta di luce biancastra, cinta ai fianchi. Aveva i capelli lunghi, lisci e biondo chiaro, la pelle molto chiara, il volto di forma ovale, magro, gli occhi grigio-blu. Aveva dei tratti diciamo "nordici".

Poi ne vidi un altro, più alto e molto robusto, vestito di rosso scuro, con capelli castani molto corti, il volto più rotondo, e gli occhi scuri.

E un altro, dalle sembianze più infantili, di un bambino sui sei o sette anni, con una veste verde chiaro, i capelli pettinati in un lungo caschetto tutto scalato, castani, e gli occhi blu.

Non vedo ali. Non hanno le ali. Quella penso sia una simbologia, rappresenta il fatto che sono spiriti, che sono Angeli e non umani.

La loro voce può somigliare a quella di un bambino o di un giovinetto, ma possono farsi udire da noi anche con la voce di un uomo adulto e maturo. E' comunque sempre una voce armoniosa, non stridula, non strana, non roca o stonata. Ci sono Angeli che riescono a cantare molto bene, altri non così bene, ma sono intonati tutti quanti.

Ci sono Angeli di varia potenza, cioè con maggiore o minore energia a disposizione. Da questo dipende anche il loro ministero, la loro funzione. Alcuni Angeli hanno una persona loro affidata, una famiglia o una comunità. Anche una Nazione. Altri si dedicano agli animali, cercano di custodire le altre specie, custodire i cicli naturali, le migrazioni degli uccelli, gli spostamenti delle bestie selvatiche per offrire loro maggiori probabilità di sopravvivere ed evolvere e non estinguersi (attività umana permettendo...).

Altri Angeli non lasciano le loro dimensioni per venire sulla Terra, ma sono consapevoli di quanto avviene sulla Terra.

Il contatto con un Angelo solitamente è foriero di messaggi, oppure di aiuto, di idee e ispirazioni buone, di conforto, o di pace, ma anche di rimprovero se la persona sta vivendo malamente o sta facendo qualcosa di sconveniente, di ammonimento.

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Anche i Demoni sono angeli in realtà. L'accento nella parola demoni, termine riferito agli spiriti malevoli, cade sulla o, non sulla e, quindi la parola si pronuncia: demòni, non dèmoni, perché è il plurale della parola "demonio", non della parola "dèmone".

Detto questo, come dicevo io il primo contatto, indesiderato ovviamente, con i demoni lo ebbi in seguito ad una sciocca ed imprudente seduta spiritica (NON fate queste cose!!).

Avendo il canale aperto, per così dire, riuscii comunque a visualizzare le entità anche dopo questi fatti.

Come per gli Angeli, anche per i Demoni esiste una grande varietà, sorta di bio-diversità diremmo noi. Sono tutti diversi tra di loro.

Ce ne sono di alti e di bassi, di magri e di robusti, con la pelle di un colore o di un altro, occhi di un colore o di un altro...

Tuttavia, riesco a discernere, cioè a distinguerli dagli Angeli per tutta una serie di caratteristiche. Intanto, il contatto con uno spirito demonio non porta mai pace, né senso di conforto o di verità, ma solo confusione, paura, inganno di vario tipo, auto-esaltazione, negatività, aggressività, arroganza, sensualità e via dicendo.

Una sembianza tipica, frequente, assunta da uno spirito demonio è per esempio questa: un essere di colore grigio o nero grafite, comunque scuro, antropomorfo, costituzionalmente esile, con grandi occhi spesso scuri, senza capelli, apparentemente nudo e privo di organi genitali. Il naso è piccolo, le labbra sottili, piccole e un po' appuntite le orecchie, se visibili. Non ha né ali, né corna, né coda, né zoccoli da capro e stramberie varie.

Di fatto, hanno forme "corporee" (del loro corpo eterico) simile a quelle angeliche, chi è magro e chi è robusto e così via, armoniose nelle proporzioni, solo che i Demoni sono grigi o anche neri. Quindi la loro carnagione va dal grigio molto chiaro al nero. Non è rosata, né abbronzata. A volte però ve ne sono di dorati o anche di verdi.

Hanno le sembianze di entità "aliene", di Alieni. Per questo a volte penso che le persone che sostengono di avere visto gli alieni o di essere state addotte, rapite dagli alieni, in realtà sono entrate in contatto con questi esseri eterici, con i Demoni.

I Demoni sono alieni, certo, se per "alieno" intendiamo "altro da noi" o non terrestre. Infatti sono di origine Celeste e il loro regno non è terrestre, è ultra-terreno, abitano altre dimensioni che sono loro proprie.

Alcuni di loro tuttavia, in gran numero, popolano la Terra e cercano anche di influire sulle scelte umane, sul comportamento degli uomini, sul loro pensiero sia dei singoli che di gruppi, anche a livello per esempio politico...

Descrivo qualche spirito Demonio che mi è capitato di Visualizzare:

- un essere di colore grigio scuro, piccolo, con occhi scuri con bagliori rossastri, molto magro, che camminava un po' ricurvo. Non volava ma si spostava a grande velocità e compiendo come dei lunghi balzi. Ho pensato a lui come ad un "goblin", quando lo Visualizzai. Mi guardò in modo sospettoso e guardingo, non gli piacevo. Non mi attaccò, né mi detestò, ma era palese che non si fidava e non esprimeva amorevolezza o simpatia nei miei confronti... questo lo Visualizzai per la strada, mi passò accanto e rallentò il ritmo del suo incedere per guardarmi, dato che io avevo Visto lui. Questo mi prese una buona dose di energia, mi succhiò energia.....

Mi sa che si comportò un po' da "ladruncolo" quello spirito, perché mi disse una cosa ma intanto se ne approfittò per prendermi energia, senza autorizzazione e in modo troppo rapido perché io potessi sostenere la perdita di energia senza averne sintomi disturbanti. Mi sentii molto fiacca, quasi svenevole per qualche minuto prima di riprendermi e recuperare energia dall'ambiente e dalle persone circostanti, con cui comunque avviene uno scambio spontaneo come per "osmosi".

Un'altra volta vidi uno spirito demonio molto bello, alto quasi due metri, robusto senza essere grasso, con gambe lunghe e tornite. Era di colore girgio perla e aveva grandi occhi azzurri. Ma era un demonio e per quanto bello, resta un demonio... comunque fu molto più affabile e direi "witty". Uno spirito scaltro, ma divertente.

Un demonio che ho visualizzato era invece verde, aveva la pelle verde. Simile ad un rettile anche nei lineamenti. Bello pure lui, alto e slanciato, con occhi dorati. Era subdolo, forse più furbo dei Grigi, più subdolo, "viscido" nel senso che riusciva ad intrufolarsi nelle case, e talvolta nel campo energetico delle persone, "nascondendosi" con maggiore facilità rispetto ad altre tipologie di demoni.

Ho visto infine un paio di demoni dorati: bellissimi. Parevano fatti di sabbia lucente in minuscoli granelli, particelle in movimento. Sono fatti di energia. Non so che particelle siano, se gli uomini le conoscano, se i fisici le abbiano individuate e studiate.

Questi due spiriti erano spiriti di divinazione, o almeno così dissero.

Tutti questi contatti sono spontanei, sono avvenuti per strada, ai giardini pubblici, e gli spiriti dorati vennero a casa mia perché..... mi studiavano, mi osservavano ed erano curiosi di guardare cosa stavo facendo, anzi, scrivendo!

Ne ho Visti anche di molto piccoli, possono "annidarsi" anche in casa, stare sul letto, sul divano, tra i vestiti, anche sopra le persone quando se ne vanno in giro: si fanno trasportare e intanto prendono un po' di energia. Sono entità "parassite" da questo punto di vista...

A volte si rendono visibili in modo inquietante, assumendo sembianze del tutto fittizie allo scopo di spaventare una persona: sembianze di brutti gatti spelacchiati, di serpenti, di sorta di folletti o gnomi malefici con occhi rossi (so che suona ingenuo e buffo, ma è così) oppure di insetti...

Le sembianze di serpente di vario tipo, anche molto colorato, oppure nero e rosso, o tipo cobra, sono abbastanza frequenti. Non sono veri serpenti e non hanno nulla a che vedere con i serpenti animali che popolano boschi, foreste e deserti della Terra. E' solo una visualizzazione, legata ad un certo tipo di simbologia, così come quella dei gatti, o anche di un cane...

Il simbolo, o meglio, il concetto veicolato da una visualizzazione va sempre contestualizzato, perché esso porta un significato preciso in un preciso contesto in cui viene usato, che può variare da contesto a contesto, e anche secondo le tradizioni culturali diverse della persona che percepisce e visualizza il simbolo. Le entità usano molto la simbologia e scelgono i simboli e le immagini di modo che il soggetto umano cui si rivolgono le possa interpretare correttamente, quindi le traggono dall'immaginario simbolico elaborato dalla cultura cui quell'essere umano appartiene.

Angeli e Demoni sono entità personali, autocoscienti, intelligenti e potenti in vario grado. Chi sa fare una cosa e chi un'altra, e hanno pure diverso carattere e tratti della personalità. Non sono onniscienti, ignorano le cose future, ma possono acquisire informazioni e conoscenza in vario modo, possono imparare.

Da sfatare anche il mito per cui essi sarebbero "telepatici". No. Non sono in grado di leggerci nel pensiero. Per esempio, il mio Angelo Custode ignora (ma ora lo saprà giacché lo scrivo) che io sto pensando a..... "una marmotta marrone che fa la punta ad una matita".

Quello che invece possono fare è avere delle ottime intuizioni. Sono più intuitivi e recettivi di noi e colgono aspetti di noi e della realtà che a noi sfuggono. Intuiscono e sentono subito come stiamo fisicamente e non solo, ogni nostro gesto anche piccolo, parola, lamento o risata...

Noi, per loro, siamo molto..... lenti. Ci muoviamo lentamente a piedi, siamo come tartarughe.... per loro noi siamo come degli esseri che si muovono al rallenti. La loro velocità di spostamento spaziale è un vantaggio che loro hanno nei nostri confronti. Un corpo eterico (vale pure le Anime) che ha energia sufficiente per spostarsi, lo potrà fare in modo molto più rapido di chi deve spostare un corpo fisico.
Sono più lenti però di un'automobile lanciate a tutta velocità, sono ovviamente più lenti di un treno, tranne alcuni di essi forse, e più lenti di un aereo.

Per spostarsi da un luogo all'altra del pianeta, se non trovano passaggi tipo stargate che collegano luoghi sulla Terra (sono dei varchi inaccessibili ai nostri corpi fisici, accessibili ad esseri eterici), possono anche sfruttare l'umana tecnologia in fatto di trasporti, salendo su aerei o treni o pullman.

Ah, già.... una volta trovai uno spirito demonio su un pullman di linea. Aveva capito che era un mezzo di trasporto e aveva capito la destinazione del pullman, e così ci era salito (e si era pure diciamo seduto su un posto libero vicino al finestrino). Vedendomi e sapendo che io pure lo Vedevo, mi ha parlato. Il pullman stava partendo dal capolinea e quando il motore ha preso potenza, l'autista, imboccato un rettilineo senza fermate, ha iniziato a premere sull'acceleratore, spingendo il grosso mezzo di trasporto a velocità sostenuta. Quello spirito ha guardato fuori dal finestrino, poi ha guardato verso di me e notando che la velocità del pullman aumentava ulteriormente, ha esclamato: - E adesso che cosa fa... vola? -.
Io ho sorriso vagamente divertita, pensavo fosse una battuta... di spirito, appunto.

- No... ma non che non vola. Corre su ruote. Arriverà a fare al massimo gli 80 km orari circa... tu scherzi...-.

E lui, vagamente sulle difensive: - Ragazza, l'ultima volta che fui sulla Terra, la gente si spostava con il calesse. Fu almeno due secoli fa, per come voi chiamate il tempo -.

Rimasi meravigliata pensando tra me e me a questa sua affermazione e poi dissi: - Beh, magari se tornerai tra altri due secoli, il pullman volerà sul serio -.

Poi non parlammo più anche perché non avevo più energia sufficiente per sostenere tanto la visualizzazione (percezione visiva) che la conversazione (percezione uditiva o concettuale, ispirazioni) e quello spirito non me ne forniva di sua perché non gli interessava. Ma pareva divertito dal mezzo su cui stavamo viaggiando. Tanto entusiasmo per un pullman di linea che io altre volte avevo trovato...lento. Ma dipende da come uno era abituato. Per uno che si spostava con le proprie forze o saliva su un calesse, un pullman di linea rappresenta un gran bel salto di qualità nel modo di viaggiare. Figuriamoci come si sentirà salendo su un aereo e rendendosi conto di avere attraversato l'oceano e avere cambiato continente nel giro di alcune ore.

Non tutti gli spiriti che rimangono del tempo (come noi umani intendiamo il tempo) nelle loro dimensioni sanno cosa accade sulla Terra. E quand'anche lo sapessero, una cosa è sapere che esiste un pullman e altra cosa è salirvi effettivamente sopra!

Una volta ho avuto come l'impressione che uno spirito, penso piccolo, sorta di goblin nero e piccolino, avesse approfittato della mia bella pedalata per accomodarsi alla meno peggio sul ferro della mia bici (modello da uomo) e farsi trasportare per un pezzo. Non pesava, devo dire che ha collaborato tenendo pure il manubrio... meno male che non aveva interesse nel cercare di farmi cadere dalla bici. In compenso espresse il suo disappunto quando rischiai di perdere il controllo (e fortuna che lui collaborò tenendo saldo il manubrio e impedendo alla ruota anteriore della bici di girare a sinistra) poiché, per far prima, avevo abbandonato la strada asfaltata per correre su una strada sterrata che però aveva un tratto ricoperto di ghiaia.

Questo è il genere di cose che una persona sensitiva che conosco (è americana) chiama "psychic oddities" e che io chiamo "gossip eterico".

Tornando a cose più sobrie di una pedalata spavalda con un piccolo demonio accomodato sul ferro della bici... è importante sapere che Angeli e Demoni, seppur condividendo medesima origine e natura, sono avversi gli uni agli altri. Non lavorano insieme e non sono amici tra loro. Si possono anche conoscere tra loro, ma non si amano tra loro. (Veramente, i Demoni sono persino ostili gli uni gli altri, cosa che gli Angeli non sono).

I Demoni sono avversi (la parola ebraica "satan" significa avversario, oppositore, nemico, che resiste, che si oppone, che è avverso) all'evoluzione spirituale e morale degli esseri umani.

Essi pensano a noi umani come a delle bestie, come a degli animali più evoluti, mentalmente, cognitivamente parlando, di altre bestie, ma pur sempre animali: "cosa è un uomo, se non un animale?".

Dal punto di vista del nostro corpo fisico, questo si può anche dire, che siamo animali. Non è vero che "discendiamo dalle scimmie", quella è una scemenza. Non erano scimmie, erano caso mai uomini primitivi, cavernicoli, ominidi... erano comunque esseri umani in evoluzione, non scimmie. Le scimmie sono un'altra specie, e grazie alla selezione naturale può anche darsi che alcune scimmie, nei secoli o nei millenni di evoluzione, cambieranno in parte, ma non diventeranno mai e poi mai uomini e donne. Ma questo è un altro discorso, ne abbiamo parlato all'università... c'è anche chi dice che l'evoluzione sia in realtà involuzione. Vale a dire che "la caduta" degli Angeli e quindi poi degli Uomini ha apportato cambiamenti fisici, come per quegli Angeli che ora mi appaiono come Demoni.....

Io personalmente escludo le ibridazioni: non vi è modo per gli spiriti di riprodursi, di accoppiarsi con donne umane e generare prole fertile. E' impossibile. Tutto quello che gli spiriti possono fare, è entrare nel campo energetico, e anche nel corpo fisico in certi casi, di un essere umano, modificandone il comportamento, le percezioni, l'eloquio, il pensiero, i tratti somatici, a volte e più raramente la volontà. Questa si chiama "possessione". Ma generare figli con una donna.... no.

Ma tornando al fatto che i Demoni considerano gli esseri umani alla stregua di animali... essi trovano piuttosto "raccapricciante e scocciante" il fatto che abbiamo un'Anima. O meglio che siamo Anime incarnate, con un corpo fisico nostro, non rubacchiato ad una bestiola, ad un ominide evoluto. Nostro nostro, e siamo sinolo di Anima e Corpo al punto che siamo Anima e siamo Corpo, noi siamo la nostra Anima e siamo il nostro Corpo con tutto quello che ne consegue anche quando invecchiamo, ci ammaliamo ecc.

In altre parole, i Demoni trovano "fastidioso e non poco" che, per dirla in termini biblici, noi siamo "creati a Sua immagine e somiglianza",  e ci è stato dato modo di fare esperienza terrena mediante il corpo, e che Lui ci chiama " figli Suoi ", non sudditi, non servitori.

Se gli esseri umani si aprono alle dimensioni spirituali in modo corretto e positivo, facendo scelte di Amore, cioè scegliendo Dio, la coscienza umana si risveglierà, evolverà.

 IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA UMANA E' COSA ASSAI TEMUTA DAI DEMONI.

Se gli esseri umani acquisiscono consapevolezza e la Coscienza si sveglia, vi saranno scelte di cambiamento, di battaglia, di Salvezza per le Anime e.... e quindi....e quindi, se ciò fosse a livello mondiale, sarebbe la "fine del Regno di Satana sulla Terra", per dirla in termini biblici.

I Demoni, depauperati del potere, ci sarebbero sottomessi, o si ritirerebbero, o cercherebbero un accordo per non essere aggrediti e cacciati, o tornerebbero i massa nelle loro "dimensioni oscure" che pure sono la loro "casa", le dimensioni per cui loro hanno comunque sviluppato strategie adattative importanti.

Il ruolo dell'amore nelle interazioni con gli spiriti è cruciale.

Senza Amore, credetemi, non si va da nessuna parte di buono, né nella vita ordinaria, naturale, né nelle interazioni che chiamiamo rispettivamente preternaturali e sovrannaturali, o ultra sensibili e via dicendo.

Importantissima anche l'umiltà, che consiste sostanzialmente nella disponibilità a mettersi in gioco, a veder infrangere schemi mentali ed emotivi obsoleti e condizionamenti vari, ed accogliere le buone novità.

Umiltà implica anche l'essere prudenti, nel senso di non voler "fare il passo più lungo della gamba", accettando di procedere per gradi di imparare. Non è conveniente né utile né saggio pretendere o voler essere il tipo di persona che non si è, ma è umile e saggio lavorare su noi stessi con ogni risorsa a disposizione per diventare persone migliori, in Amore.

In altre parole: agli Angeli e a Dio non importa che diventiamo quel San Francesco o quella Santa Gemma che non siamo né saremo mai. Ogni Anima è diversa, ogni vita ha il suo percorso. E' importante che ci impegniamo per vivere degnamente il nostro, con le risorse di cui disponiamo.

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Quando ci capita di relazionarci con un'entità spirituale,  è bene fare in modo di sintonizzarci con prudenza, umiltà e amorevolezza, o di accogliere con tali sentimenti sinceri l'entità che ci si presenta innanzi.

Nel Vangelo è scritto: "siate candidi come colombe, ma astuti come serpenti". Bontà, onestà, purezza da una parte, prudenza dall'altra. Non si sa mai con chi si può avere a che fare: purtroppo esistono entità malevole come pure esistono persone perverse, dal cuore corrotto.

Io amo gli spiriti. Non disprezzo nessuno di essi, non disprezzo i Demoni, anzi!

Ma so che sono Demoni. Li amo con questa consapevolezza riguardo ai loro scopi, alle loro...idee. Ciò implica che il dialogo, il soccorso energetico se hanno subito dei danni (sì, le entità spirituali ne possono subire, siano essi Angeli o Demoni, ne possono subire) non è proibito, si può fare, ma con amorevolezza, umiltà e tanta prudenza. Ciò significa che ovviamente li amo proprio per questo motivo, non servirò mai la "causa dei Demoni".

Il comandamento è l'Amore: ama! Ama Dio e ama il prossimo. Ama il Creatore e ama le Sue creature. Tutte, ma ciascuna nel modo adeguato.

Chi ama Dio ama anche Satana che è Sua creatura, cioè, in concreto, sceglie di servire Dio e di rinunciare a Satana.


"Temerari, arroganti, non temono d’insultare gli esseri gloriosi decaduti, mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano contro di essi alcun giudizio offensivo davanti al Signore. Ma costoro, come animali irragionevoli nati per natura a essere presi e distrutti, mentre bestemmiano quel che ignorano, saranno distrutti nella loro corruzione, subendo il castigo come salario dell’iniquità". (Seconda Lettera di Pietro).

Queste parole, anche se dure, sono un'ammonizione. Gli esseri umani che, ignorando le Realtà ultra-terrene, cioè le dimensioni aliene e i loro abitanti, si comportano nei confronti di ciò che ignorano in modo sprezzante, insolente, arrogante, fanno non solo la figura dei perfetti umani imbecilli (e ce ne sono diversi) ma danno prova della loro ignoranza, grettezza, stoltezza e meschinità. Non si bestemmia Dio, non si insultano né si disprezzano le Sue Creature, compresi i Demoni. Neppure gli Angeli, superiori agli esseri umani in potenza e intelligenza, si permettono di farlo. E loro hanno una conoscenza delle dimensioni eteriche, sottili, spirituali, aliene, maggiore della nostra. Come dunque possiamo permetterci noi di agire in modo tanto maleducato, insolente e sconsiderato? 

Le conseguenze di un affronto e di un insulto ad un demonio o più di uno, come pure le bestemmi, possono avere conseguenze davvero pesanti, anche fisiche (malattie alla persona che ha osato tanto o ad un suo famigliare, incidenti d'auto o di moto alla persona o ad un suo famigliare, possessione diabolica, ossessioni mentali, disturbi psico-affettivi, depressione, suicidio, angoscia, perversione, confusione mentale, perdita del lavoro, infestazioni, maledizioni, sterilità o nascita di bambini handicappati e così via). 

In altre parole, fare cazzate, scusate l'espressione ma quelle sono, con una o più entità a volte la si paga cara....

Ho detto che le carte vincenti per non avere danno dalle varie entità sono: Amore, Umiltà, Prudenza...e quindi ora aggiungo pure: Gentilezza.


Come è importante, bello e utile essere gentili !! Non "lecchini". Ma cortesi. Nobili. Limpidi. Affabili. Corretti. 

Questo vale anche tra noi persone umane: a volte basta un briciolo di gentilezza per conquistare un cuore, un sorriso, una simpatia, un sollievo e ribaltare una situazione.

Quindi, ecco la ricetta:

- Amore
- Umiltà
- Prudenza
- Gentilezza

Tra queste, tutte auspicabili, la maggiore è l'Amore, la Carità.

Personalmente, anche se ho chiamato gli Angeli e i Demoni "entità aliene" nel senso di "altre da noi", non concordo con la teoria che li vorrebbe extra terrestri giunti con astronavi perché magari "esiliati dalla confederazione galattica" o chissà che altra cosa. 

Il linguaggio biblico è simbolico, non va preso alla lettera ma interpretato (magari pregando lo Spirito Santo per riuscirvi correttamente). Io non sono una linguista esperta di filologia semitica. 

Tuttavia, per le mie percezioni, trovo diversi riscontri. Ovviamente non ho visto nessuna astronave, né penso ve ne sia bisogno: non sono cosmonauti, non avendo un corpo fisico, non hanno bisogno di astronavi, di tute spaziali... cioè, mi sta bene che qualcuno veda un demonio e pensi di avere visto un alieno, ma tutta quella roba di dischi volanti... ma per favore, chissà che cosa hanno visto, che velivoli erano, per me sono opera di mani d'uomo, non di angelo, quei cosiddetti "dischi volanti" colorati che alcune persone (io no, mai) sostengono di avere avvistato. 

I passaggi dimensionali, o stargates, esistono, e "gli alieni" non hanno bisogno di salire su navicelle spaziali per imboccarli. Ne ho visto uno entrare direttamente, così come era, senza salire dentro nessun disco volante, senza indossare una tuta spaziale. 

Ho visto pure le Anime entrare in un passaggio.... anche loro, senza astronavi.

Un ultimo concetto - last but not least - che desidero introdurre è questo: il ruolo e l'autorità del Nome di Cristo nei confronti di uomini, angeli e demoni. 

Un tempo dissi ad una persona: - Gesù di Nazareth, il Cristo di Dio, ha aperto il più grande Stargate tra Cielo e Terra, ristabilendo un'Alleanza prima perduta -.

Anche se l'umanità ha avuto molti santi, molte persone elevate e illuminati, saggi e profeti, questa missione fu conferita e fu svolta da Gesù scelto per essere Messia, per ricevere una sorta di elezione particolare e unica, l'Unzione Celeste.

Il Nome di Gesù fu noto ai Demoni ancora dai tempi in cui Gesù esercitava un'efficace attività esorcistica, cacciando i Demoni e liberando le persone. 

Tale Nome conserva anzi ha acquisito Autorità Eterna presso tutte le entità. Nel Nome di Cristo i Demoni si piegano. 

L'Autorità del Nome di Cristo è legata al concetto di " signorìa di Cristo ", ovvero al concetto riassumibile nell'asserzione: " Cristo è il Signore ".

Questo è proclamato dagli Angeli e anche, loro malgrado, dai Demoni in sede di Verità, cioè per volere dello Spirito di Verità.

Riconoscere la signoria di Cristo è la prova degli esseri umani, la prova ultima. 

Si potrebbe dire che il "delta", il discriminante, lo spartiacque, è questo, in un certo senso. Non ha caso fu profetizzato che Gesù sarebbe stato "rovina e resurrezione di molti [...] perché fossero svelati i pensieri di molti cuori".

Questo vale tuttora. Ciò non significa che se una persona è buddhista, musulmana o altro "va all'inferno". No.  

Questo riconoscimento della signorìa di Cristo e della sua missione non è detto che debba avvenire o che avvenga durante la vita terrena, anche perché non è neppure detto che una persona abbia modo di poterlo fare... qui non si parla umane, di belle parole o di sentimentalismi, qui si parla di Scelte compiute in odo supremo e ultimo dai puri spiriti, ormai liberi da ogni condizionamento, si parla cioè di Scelta degli Angeli e di Scelta delle singole delle Anime. Certo che anche l'atteggiamento che comunque teniamo in cuor nostro durante l'esperienza terrena a tale riguardo avrà in qualche modo il suo peso, poiché nella misura in cui ci è dato di diventare consapevoli e liberi, saremo pure ritenuti responsabili. L'arbitrio di cui dispone una persona qui sulla Terra non è libero ma è vincolato dalle sue capacità di intendere e di volere, dalla conoscenza delle realtà spirituali, dalle "luci che ha avuto", dal livello di consapevolezza e di elevazione di coscienza che gli è stato dato di poter raggiungere, ecc. La responsabilità individuale esiste nella misura in cui si è liberi, intendo interiormente, mentalmente, spiritualmente liberi, quand'anche fisicamente ci si trovasse in un letto d'ospedale o in carcere.

Alcuni Demoni affermano che il motivo alla base del loro voler essere avversi al risveglio della coscienza umana, all'evoluzione dell'uomo in Amore, partì dal progetto riguardante l'elezione del Messia (il loro principe, un intelligenza angelica, voleva diventarlo, cioè quello spirito che la tradizione chiama a volte Lucifero, lui voleva essere il Messia tra gli uomini, lo voleva lui il conferimento di tale missione suprema, di essere l'intermediario di elezione, il portatore di Dio, il portatore di Luce in tale senso). 

In altre parole, alcuni di essi affermano che fu il progetto riguardante " l'incarnazione del Verbo di Dio " a suscitare polemiche e discordie. Alcuni Angeli non lo trovarono ammissibile, evidentemente, e pensavano che la missione messianica dovesse essere affidata al più fulgido tra loro, "i messaggeri". 

Intuisco questi concetti fino ad un certo punto, essendo solo un essere umano. I Demoni talvolta mentono. Non mi baso pertanto sulle loro affermazioni come fossero "oro colato", non sono attendibili. A volte il Cielo da modo di intuire certe cose, altre volte restiamo all'oscuro. Non ci è dato, cioè, di Vedere oltre, almeno non a me. E già difficile per me scrivere questo, cercare le parole adatte, e di meglio per ora non so fare e spero anzi di non "gettar le perle ai porci" nel senso di scrivere cose che dovrei tenermi per me e per pochi, intuizioni e percezioni per le quali molte persone non sono adatte, perché non le comprenderebbero bene, non certo per mancanza di intelletto, ma per il semplice fatto che certe cose si possono capire solo tramite l'esperienza diretta. Questo vale in generale per tutto quello che ho scritto in questo post.

Non penso affatto che abbia senso ipotizzare che i gli Angeli e i Demoni siano extra terrestri provenienti da altri pianeti, ha senso dire i Demoni furono precipitati, esiliati sulla Terra, in seguito ad una battaglia, ad un combattimento, ad uno scontro, ad una guerra tra entità e loro persero questa guerra e furono esiliati in una dimensioni diversa, e molti di essi trovarono modo di raggiungere i luoghi abitati dagli esseri umani. Il linguaggio biblico è simbolico, va interpretato, per me c'è un gran fondo di verità ma è un linguaggio antico, con simboli diversi, traduzioni che spesso non sono corrette, e insomma, ci vuole molta intuizione e preghiera per comprendere, ma spesso semplicemente è presuntuoso da parte nostra volerlo fare.
Penso che a noi uomini convenga, piuttosto, evitare di metterci a fare i ghost-hunters e scegliere invece un valido percorso etico e spirituale, per evolvere nell'Amore, per essere cercatori di Verità, per avvicinarci a ciò che la nostra Anima Sente come Ottimo.

"Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. 17Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». 18Questa voce noi l’abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. 19E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori. 20Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, 21poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio". (Seconda Lettera di Pietro).

Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, [6]il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; [7]ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, [8]umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. [9]Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; [10]perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11]ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. (Lettera ai Filippesi 2, 5-11).





Ora vi lascio a riflettere, chi vuole, su queste parole e su tutto il post, sperando di essere riuscita a spiegare almeno alcuni dei concetti per me sono diventati chiari in diversi anni di esperienze di contatto spontaneo con le entità angeliche e con i defunti.

Ho cercato qualche immagine sul web per vedere se c'è qualcosa che può in parte assomigliare alle descrizioni da me fornite, ma ho trovato poca roba... ho in mente di provare a fare io stessa dei disegni a mano libera, e se mi riesce di disegnare qualcosa di accettabile, chiederò di poterlo postare qui.

Togliete le ali e addolcite i lineamenti, occhi più grandi, emanazione di luce, meno pieghe di sulla veste....
Volto meno ovale, guance non così scavate, labbra  lisce, occhi più piccoli e non così allungati all'insù, meno neri ma con iride distinga, e aggiungete un fumetto con scritto dentro: - Ma il pullman vola? -.

Questa foto NON la ho scattata io, il 12 aprile 2010 alle due meno un quarto circa del mattino. In realtà faceva parte di un video pubblicitario avente come protagonista un demonio/entità aliena. E' finto, è una pubblicità.
Comunque rende in parte l'idea. Voglio dire, il modo di muoversi, ed entro certi limiti anche le sembianze, fanno parte dell'immaginario comune di quanto affermato di avere visualizzato entità spiritiche o aliene. Anche se, nelle vere visualizzazioni, compaiono dettagli diversi e ovviamente c'è la questione del campo di energia o di eventuali stati di alterazione di coscienza che in un film o in una foto sono impossibile da rendere.

Testa più allungata e non così schiacciata sulla sommità, orecchie più piccole e rotonde, naso meno pronunciato, mascella meno spigolosa, collo più sottile perché in proporzione la testa appare più grossa. E niente pettorali e addominali da palestrato, o ciondoli al collo.


Un disegno di una ragazza che ritrae in qualche modo il volto di un'entità che lei afferma di avere visto più volte, proprio a livello di "apparizione spiritica". Ci ha detto di questa entità: "secondo me l'essere che ho visto è uno spirito demonio. E' molto bello. E' smeraldino. Ricorda vagamente, nei lineamenti e nei movimenti, un rettile, anche per il suo colore comunque, e gli occhi, che io purtroppo non sono riuscita a disegnare bene in tutte le loro sfumature e bagliori. Non so che tipo di energia gli dia quel suo colore verde.
E' alto e snello, veloce, "nervoso" e scattante."
Angelo sull'acqua: non è un Angelo vero, ma rende l'idea

Teoricamente l'immagine dovrebbe rappresentare un black hole, un buco nero, che poi è una stella.  Ma fu usata da uno spirito che voleva farmi capire in qualche modo il concetto di stargate alla sua dimensione "oscura".



Togliete le ali, allungate i capelli, niente mascara, e vestitelo con una tunichella bianca: agli Angeli non piace essere visti nudi e non amano le rappresentazioni artistiche in cui sono sempre nudi.

Un'immagine abbastanza somigliante di Gesù per come una volta riuscii vagamente a VisualizzarLo.