lunedì 14 gennaio 2013

Sogni "profetici" sui prossimi tempi: secondo sogno

Come nel post precedente a questo, continuiamo ad esporre in forma riassuntiva i sogni che ci sono stati riferiti da una persona (che è sensibile, recettiva, che prega...e che ritiene in cuor suo che tali sogni siano ispirati "dall'Alto"). A voi di valutare secondo coscienza e sensibilità:

Secondo sogno: "Questo sogno l'ho avuto alcuni anni fa. Esso riguarda i tempi futuri ma... DOPO gli eventi che determineranno un grande cambiamento.

Riguardano cioè una nuova fase storica, successiva ad alcuni mutamenti anche incisivi nel presente ordine di cose.

Si tratta di una proiezione "in avanti nel tempo" di almeno quindici anni da ora, se non di più. Nel sogno ci sono io e... beh, mi viene da ridere a dirlo: non sono più una ragazza, sono una donna matura. Non anziana, ma neanche giovane come ora, cioè la differenza di età tra come sono ora e come ho percepito me stessa in questi sogni è palese: nel sogno mi è chiaro che il mio corpo è invecchiato. Per questo dico che secondo me ho potuto "gettare uno sguardo in avanti" di almeno una quindicina d'anni da ora, o forse di più.

So, per cognizione mia interiore durante il sogno, che "gli eventi che hanno determinato un grande cambiamento nel modo di vivere umano e nel Sistema di Cose del mondo", per così dire, sono avvenuti, hanno raggiunto il culmine e poi sono si sono esauriti.

Mi trovo nello stesso territorio dove abito ora, nell'Italia settentrionale. Lo riconosco. Però è cambiato, e sembra di partecipare ad una fase di ricostruzione. Molti edifici sono in stato di abbandono, altri sono danneggiati (da cosa? bombe? terremoto? non lo so dire, tracce dell'esplosione di bombe o di spari però non ne vedo). La natura è diventata più selvaggia in certi punti dove l'erba dei giardini e dei prati, non più curati, è cresciuta disordinatamente.

Le persone cercano di rivalutare il territorio e di restaurare gli edifici danneggiati per poterli nuovamente utilizzare.

C'è la necessità impellente di rendere abitabili le case, e c'è anche una scuola e altri luoghi per raccogliere ed istruire i bambini e i ragazzi. Vedo la scuola nel sogno perché è lì che mi trovo, con un gruppo di ragazzi.

Per me questo dettaglio, della scuola, è un "segno" che questo mio sogno non è "solo un sogno". Infatti ho potuto vedere esattamente dove viene costruita e poi restaurata la scuola. Da sveglia, mi sono recata in quel luogo che ho riconosciuto nel sogno: non c'è nessuna scuola, solo due o tre campi senza niente, solo erba e spighe...

Eppure pochi mesi dopo la mia visita intenzionale al luogo dove nel sogno c'era la scuola, passando in bicicletta per la strada che costeggia quei campi, sono rimasta meravigliata nel notare che qualcuno aveva piantato un grande cartello dove il Comune annuncia che il terreno è stato destinato alla costruzione di una...scuola comprensiva, elementari e medie.

Questo io non lo potevo sapere, e non ne avevo sentito parlare da nessuno. Questo è dunque un segno per me che il mio sogno non è solo fantasia.

La cosa che però più mi ha colpita di questo sogno non è il paesaggio, né l'attività delle persone: è l'energia naturale, della Terra, in cui tutto è immerso.

Cerco di spiegarmi, non è facile: nel sogno ho la netta percezione di essere immersa in un'energia naturale che c'è anche ora, ma nel sogno è molto aumentata.

E' come se l'energia cosmica, e l'energia terrestre quindi, fosse molto aumentata.

Le persone si comportano di conseguenze, e noi tutti godiamo di uno stato di forza, lucidità mentale e recettività ambientale amplificate rispetto a quelle di ora.

Sapete cosa è una scala Bovis? Supponendo di poterla utilizzare per misurare l'energia di una persona o di un ambiente, nel mio sogno tale energia misurabile è almeno triplicata. E lo è per tutti e dovunque.

Da questo derivano forza, salute, lucidità mentale, percezioni ambientali e un senso di entusiasmo, potenza, gioia che è collettivo, non solo individuale.

Molte cose sono andate distrutte, c'è molto lavoro da fare, ma la gente "sta bene per davvero".

In altre parole: grazie ad un cambiamento energetico, le coscienze delle persone che vedo accanto a me nel sogno, e la mia, sono Sveglie.

Anche quelle dei giovanissimi, grazie all'energia a disposizione.

Tutti sono energeticamente puliti, nessuno è bloccato. Nessuno è confuso.

Le persone cantano molto e si muovono molto. Spesso lavorano cantando e i ragazzi fanno molta attività fisica, si spostano a piedi e in bici.

I loro canti sembrano preghiere, sembrano una sorta di lode, talvolta non capisco la loro lingua, penso sia un "canto in lingue", che è una fenomeno mistico, spirituale, non meramente umano e mentale.

E' come se fosse avvenuta una generale "effusione di Spirito Santo" che ha portato ad un Risveglio della Coscienza e quindi di tutte le facoltà libere delle persone.

Si sta benissimo in questo sogno, ci si sente meravigliosamente bene come mai qui ora.

Non so quando si concretizzerà una tale situazione... comprendo che molte cose devono avvenire prima, e che ci sarà anche sofferenza, ma quelli che vivranno avranno poi consolazione modo di vivere una vita in una nuova pienezza.


mercoledì 2 gennaio 2013

La benedizione non è una superstizione, è una preghiera. Ci siamo dimenticati antiche tradizioni che avevano uno scopo e le persone una volta erano meno istruite, ma forse Sentivano di più...

Un tempo si usava chiedere al sacerdote di visitare le abitazioni e benedirle. Venivano benedette le famiglie, i bambini, i vecchi, gli animali della stalla, dell'aia e della casa. Venivano benedetti i campi e gli orti e i frutteti, i carri e poi le automobili, e il lavoro degli uomini.

Perché si faceva questo, e in certi luoghi o presso certe famiglie, si usa ancora chiamare un sacerdote per impartire queste benedizioni?

Per superstizione o auspicio? Per scaramanzia?

Agli occhi dei ciechi materialisti, dei cultori del raziocinio nemico tanto della Fede quanto della Ragione, tutto ciò appare privo di senso. Inutile.

Invece agli occhi di chi Ragiona, Crede e Sente, la benedizione è non solo utile, ma in certi casi proprio necessaria.

La benedizione non è una superstizione e non è una magia. E' una preghiera. Si prega Dio di bene-dire, cioè di bene-fare (di fare il bene e allontanare il male) alle persone, ai luoghi, al lavoro, alle bestie, alla terra...

Si prega Dio di "guardare con benevolenza" a quanto viene indicato e benedirlo, cioè beneficarlo.

Per questo alla benedizione va risposto "amen". Per questo alla benedizione deve corrispondere la volontà di accogliere il bene nella propria vita, il bene autentico, cioè di accogliere la Grazia.

Per accogliere il bene è necessario volerlo e orientarsi ad esso, rinunciando a quello che in coscienza sentiamo essere disonesto, illusorio, effimero, malevolo. Per accogliere la benedizione è necessario "pulire il cuore". La Grazia non può avere effetto in un cuore indurito al bene, pieno di sentimenti di rancore, vendetta e pregiudizio.

Gli eventi di bene si verificano nella nostra vita ma per accoglierli e viverli è necessario amare e ripulire il cuore.

La benedizione è una preghiera e noi la vogliamo e diciamo "amen" ma poi quello che accade: eventi, cioè fatti concreti, come pure ispirazioni, pensieri, idee, proposte, incontri, e anche prove e sofferenza, va vissuto "in stato di Grazia", "a cuore limpido".

La benedizione eleva le energie delle persone, dei luoghi, mette in fuga parassiti energetici e aiuta anche gli animali a rimanere integri.

Anche se non vi sentite di riuscire a credere fortemente, e dubitate ancora, anche se non vi riesce di pregare in modo ardente, e vi sentite aridi, anche se non riuscite ancora a rinunciare a tutto quello che la vostra coscienza - o chi più saggio di voi - o la vostra dottrina - vi dice essere "non buono", "non santo", chiedete la benedizione.

La benedizione può anche aiutare a "sigillare un proposito di bene" e trasformarlo col tempo in scelte ed azioni concrete.

Dio bene-dice, cioè bene-fa.

Possa dunque lo Spirito illuminarci e la Sua Pace abitarci in cuore ogni giorno della nostra esperienza ora e qui. Amen.

Obbedienti al mandato di Cristo, i pastori devono considerare come uno dei compiti principali della loro azione pastorale la cura di visitare le famiglie per recar loro l'annunzio della pace di Cristo, che raccomandò ai suoi discepoli «In qualunque casa entriate, prima dite Pace a questa casa» (Lc 10, 5).

Poiché il rito della benedizione annuale di una famiglia nella sua casa riguarda direttamente la famiglia stessa, esso richiede la presenza dei suoi membri.

Molti animali, per disposizione della stessa provvidenza del Creatore, partecipano in qualche modo alla vita degli uomini, perché prestano loro aiuto nel lavoro o somministrano il cibo o servono di sollievo. Nulla quindi impedisce che in determinate occasioni, per es. nella festa di un santo, si conservi la consuetudine di invocare su di essi la benedizione di Dio.

Nel disegno di Dio Creatore, anche gli animali che popolano il cielo, la terra e il mare, partecipano alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta la scala degli esseri viventi, si avvale di questi preziosi e fedeli amici dell'uomo e della loro immagine per significare i doni della salvezza. 

Per lodare il Signore e invocare la sua benedizione anche in altre situazioni della vita che non sono espressamente indicate nei riti precedenti (come per esempio una riunione dei membri di una famiglia, oppure un'incontro per celebrare un particolare avvenimento. In date circostanze (fuori dalla Messa) si usa anche benedire il cibo e le bevande.

(cfr. http://www.liturgia.maranatha.it/Benedizionale/) 

Le benedizioni solitamente dovrebbero essere impartite da un sacerdote, ma se il sacerdote non c'è, anche un laico preparato può benedire, come pure i coniugi dovrebbero invocare l'uno sull'altra la benedizione del Cielo, e i genitori invocarla sui figli, e i nonni sui nipoti e viceversa, cioè la benedizione dovrebbe circolare tra i membri di una famiglia, di una comunità (formata da famiglie), tra gli amici ecc. Alla benedizione corrisponde una reale volontà di bene e di fare il bene, cioè di amare gli altri, il Creato tutto, su e su fino al Creatore.

Opposta alla benedizione è la maledizione. E' la volontà malevola verso qualcuno che può in certi casi tradursi in azioni volte a danneggiare qualcuno o qualcosa. Ma la maledizione è anche la condizione di chi non vive l'Amore di Dio, di chi non corrisponde all'Amore di Dio e non vive la sua esistenza secondo l'Amore e secondo il ruolo che Dio-Amore gli ha destinato nella scala "degli Esseri e delle Cose che sono".

Il Signore ti benedica
e ti custodisca.
Mostri a te la Sua faccia
e abbia di te Misericordia.
Volga a te il Suo sguardo
e ti dia Pace.
Il Signore ti Benedica.


Questa è la pergamena originale
della benedizione di San Francesco,
custodita ad Assisi
nella Basilica Inferiore,
nella parte bassa della pergamena,
notiamo il grande Tau, con il quale
San Francesco era solito firmare
le sue lettere.