sabato 5 maggio 2012

La donna che "faceva la collezione" di tragedie marittime

La realtà supera sempre la fantasia, e così è stato anche nella vita di Violet Jessop.

Nata nell'ormai lontano 1887, Violet dovette lasciare l'Argentina per l'Inghilterra, dove si mantenne lavorando come cameriera e riuscendo infine a farsi assumere da una delle maggiori compagnie di navigazione dell'epoca, la White Star Line, proprietarie, tra le altre navi, anche del famoso transatlantico Titanic.

Violet lavorò per molti mesi come hostess e camierera a bordo della navi della linea White Star, ma nel 1911 la nave su cui stava lavorando entrò in collisione con un incrociatore, subendo danni che furono riparati quando la nave raggiunse l'attracco.

Tutti contenti per la resistenza dimostrata dalla Olympic, che non era affondata nonostante il danno subito nell'incidente, gli amministratori della White Star Line ultimarono entusiasticamente la costruzione della nave Titanic, destinata al servizio di linea transoceanico (Europa - Stati Uniti).

Violet non aveva voglia di imbarcarsi sul Titanic e avrebbe rifiutato l'offerta di lavoro della White Star Line, anche perché i turni di lavoro per una cameriera erano pesanti, lunghi, pagati poco e la clientela della middle e upper class del Titanic era snob e capricciosa. Inoltre, il clima dell'Atlantico in quel freddo aprile non poteva essere favorevole. L'incidente della Olympic aveva dilazionato il varo di Titanic in quanto una parte del materiale destinato ad ultimare Titanic era invece stato utilizzato per le riparazioni della Olympic. Tuttavia, le settimane di ritardo non avevano collocato il viaggio inaugurale in mesi più caldi: quell'aprile prometteva di essere freddo quasi come il mese che lo aveva preceduto, e nebbioso.

Violet però aveva bisogno di uno stipendio, inoltre alcuni amici e amiche con cui aveva lavorato parevano entusiasti di imbarcarsi sul Titanic:

- E' una nave eccezionale, la più grande nel suo genere, ed è il suo viaggio inaugurale: sarà un'esperienza meravigliosa essere lì, vedrai ! -. Le diceva un amico.

Sì, certo. Davvero un'esperienza...indimenticabile. Nessun dubbio su questo. E infatti Violet, scampata al naufragio di Titanic, non se la dimenticò mai più.

Ma chi era la viziata Rose in confronto? A bordo del transatlantico dall'infausto destino c'era "un altro fiore", meno ricco e meno appariscente di una rosa: una violetta. Che però di cose da raccontare ne aveva più di Rose, e non si trattava di un flirt finito nelle gelide acque dell'Atlantico, ma di una vera avventura che la vide superstite non solo del disastro del Titanic (e prima era stata sull'Olympic speronato da un incrociatore!) ma anche di quello, accaduto alcuni dopo, del Britannic, nave-sorella di Titanic, e affondata pure quella.

Dopo avere evitato il peggio sull'Olympic ed essere sfuggita alla morte durante l'affondamento del Titanic, Violet disse a sé stessa che non avrebbe mai più messo piede su una nave!

Qualcosa però le fece cambiare idea: la guerra.

Violet era una donna generosa e voleva aiutare e rendersi utile. Da cameriera che era, acconsentì a vestire i panni dell'infermiera mentre la White Star Line convertiva una delle sue navi, la nave Britannic, simile nel modello al Titanic, in nave ospedale, per ordine della Regina.

Britannic era una nave di linea, come Titanic. Nel progetto originale, doveva essere persino più grande del Titanic, tanto che inizialmente il nome pensato per lei era Gigantic. Tuttavia, la tragedia del Titanic e i costi che la White Star Line dovette sostenere non consentirono di varare una nave più grande e con un nome pomposo.

Così si ultimò la costruzione di un transatlantico più piccolo e il nome fu Britannic. Pochi mesi dopo, Britannic fu decorata con una grande croce rossa, simbolo dei mezzi di soccorso, e attrezzata per essere un ospedale galleggiante pronto ad accogliere, curare e assistere soldati feriti in piena emergenza bellica.

Violet si dava da fare meglio che poteva a bordo del Britannic, come crocerossina. Sapeva che i mezzi di soccorso erano tutelati e le insegne di Britannic erano ben visibili.
Forse qualcuno approfittò della nave ospedale perché si dice che nella stiva fosse stato nascosto un carico di esplosivo destinato ad uso bellico. Quasi nessuno lo sapeva delle persone in servizio sulla nave, Violet per esempio non sapeva nulla di quel carico clandestino, ed era convinta che la nave trasportasse innocentemente solo feriti, personale medico e paramedico, e il personale di bordo e della sala macchine, oltre al capitano.

Si vede che a bordo c'era una spia, o i tedeschi ebbero una soffiata. Non poteva essere un errore, né un atto meschino, ma probabilmente i tedeschi sapevano di quel carico perché qualcuno li aveva avvertiti di nascosto. E così silurarono il Britannic senza pietà.

Britannic impiegò soltanto un'oretta circa ad affondare, a differenza di Titanic. Tuttavia, i soccorsi furono organizzati meglio e soprattutto, Britannic non si trovò sola come la sorella Titanic, anche perché non era in mezzo all'Atlantico bensì al largo dell'isola di Kea, nel Mare Egeo.

Morirono 30 persone, la cui scialuppa fu disgraziatamente risucchiata nel vortice creato dalle eliche della nave che poi uscirono dall'acqua quando la nave incominciò ad affondare. Non era stato possibile fermare le eliche per via dei danni subiti dalla sala macchine, che si era allagata.

Violet non era su quella sfortunata scialuppa, e così sopravvisse anche al naufragio del Britannic.

Sconcertata dal fatto di averla scampata bella a ben tre incidenti marittimi (ma questa White Star Line come le costruiva quelle navi? E fortuna che lo scafo del Britannic era pure rinforzato, per resistere anche agli iceberg...ma non ai siluri tedeschi), Violet decise di scrivere un libro in cui raccontava queste tragedie, come le aveva vissute, come era fuggita alla morte.

Altre informazioni su Violet Jessop si trovano cercando il suo nome su Wikipedia.

Ecco un sito in lingua inglese che parla di lei: http://www.encyclopedia-titanica.org/titanic-survivor/violet-constance-jessop.html



Questo disegno raffigura la nave ospedale Britannic sulla quale Violet Jessop prestava servizio come crocerossina durante la Prima Guerra Mondiale. La nave fu affondata nel 1916.