lunedì 9 luglio 2012

Percezioni spontanee, fenomeni "psi": ne facciamo esperienza, ci facciamo delle idee, ma non sappiamo come avvengono esattamente


Una persona ci ha chiesto: "ma come si fa ad avere delle percezioni ESP, come funziona il meccanismo?"

Bella domanda.

Non lo sappiamo!

Li subiamo senza sapere come funziona "il meccanismo".

In altre parole, non sappiamo esattamente come avviene che da una fonte esterna a noi arrivi un informazione, Non sappiamo su quali canali viaggia l'informazione. Non sappiamo quali sono gli organi-bersaglio atti a recepirla, né quali aree della corteccia cerebrale siano poi coinvolte nel momento che l'informazione ci raggiunge e viene decodificata ed interpretata dal nostro cervello.

Sappiamo che succede.

Succede a noi e a moltissime altre persone...

Succede da millenni... a tutti gli esseri umani... di qualsiasi etnia, cultura e status sociale...

I fenomeni di percezione extra sensoriale sono talora definiti addirittura "paranormali". Questi fenomeni sono di tipo metapsichico o "psicognitivo"e la loro caratteristica fondamentale è che essi non si realizzano tramite gli organi di senso noti, ma sembrano avvenire tramite "un canale" percettivo (terzo occhio, chakra?) di cui praticamente non si conosce nulla o si conosce molto poco: non conosciamo neppure l'energia che li sostiene, anche se in alcuni casi le persone che ne fanno esperienza riescono ad identificare la fonte dell'energia e talora attribuire ad essa un'identità come fosse un'entità esterna autocosciente (uno spirito, un essere eterico, un angelo, l'anima di un defunto e via dicendo). 

Noi non sappiamo come questa supposta energia venga modulata alla fonte per codificare l'informazione, né l'organo attraverso il quale questa energia-informazione viene raccolta dal ricevente. 

Una nostra amica ci ha detto: "quando Vedo qualcosa, ho a volte la sensazione che una specie di occhio, di apertura ovale insomma, mi si apra sulla fronte, in basso, quasi tra i miei veri occhi. Questa però è una mia impressione. E quando invece non Vedo nulla, è come se tale canale fosse chiuso, proprio come un occhio chiuso da una palpebra. Ma è il mio modo per descrivere questa sensazione, non sto parlando di un occhio fisico, di quelli ne ho due come tutti noi. Penso che questo canale percettivo, questo "terzo occhio", ce l'abbiamo tutti, e che in certe persone esso si apre mentre in altre no, è chiuso e quindi non Vedono le cose sottili, ma solo quelle materiche, dense".

Non possiamo neppure spiegare i processi che fanno affiorare alla coscienza queste informazioni una volta che, in qualche modo, siano state decodificate dal ricevente (cioè dal suo cervello! ). 

Tra le caratteristiche maggiormente tipizzanti questi fenomeni ESP o psi spontanei, forse le più "sconcertanti" sono quelle date dall'imprevedibilità del loro modo di manifestarsi. Nessuno di noi può, a meno forse di casi veramente eccezionali, essere padrone al cento per cento delle proprie eventuali facoltà Psi. Anche quando queste esistono e compaiono con una certa frequenza, il loro riconoscimento è difficile, o perché singoli fatti vengono fatti rientrare nel comodo campo delle coincidenze, o perché si manifestano in forma appunto imprevedibile ed inattesa.

           Secondo noi la ricerca scientifica sulle percezioni ESP e fenomeni "psi" dovrebbe coinvolgere la medicina (neurologia), la fisica, le neuroscienze e la psicologia, non tanto la teologia e l'antropologia, che pure possono essere utili in seguito, per esempio per interpretare contesti, significati e simbologie di quanto percepito.