mercoledì 25 aprile 2012

"che fatica pregare": una tecnica di preghiera per provare a rendere il tutto più coinvolgente e, si spera, efficace, anche nel ricevere intuizioni o promuovere esperienze E.S.P.

Non so se abbia senso dire che pregare sia facile o difficile.

Ho sperimentato entrambe le situazioni: a volte la preghiera mi esce dal cuore, da un vortice al centro del petto, fluida e potente. Altre volte, è un supplizio anche solo provare a pregare qualcosa.

Anzitutto, viene da chiedersi cosa sia la preghiera.

Forse una serie di formule di cui capiamo poco persino il significato, da recitare a memoria come filastrocche? Non penso proprio.

Oppure una sfilza di richiesta che pare la letterina che, da bambini, scrivevamo a Babbo Natale? Meno che meno.

Quando, in questo blog, si usano il sostantivo preghiera e il verbo pregare, si intende un atto, o meglio una serie di azioni, che coinvolgono la persona nella sua interezza (corpo fisico e mente, anima e spirito) e che consentono al soggetto orante di accedere a dimensioni ontologiche superiori, quelle spirituali, eteriche, degli spiriti superiori (gli Angeli nelle loro gerarchie e le Anime della Comunione dei Santi) e dello Spirito che ne è il Principio Creatore e il Signore.

Quindi la preghiera è una tecnica di comunicazione con il Cielo, per cui noi ci eleviamo e il Cielo ci può venire a visitare con le Sue Luci.

Ecco una semplice tecnica per provare a pregare:

1. Scegliere uno luogo adatto. Non deve necessariamente essere un luogo sacro o adibito alla celebrazione di rituali, non è necessario che si tratti di una chiesa, di una cappellina, di una cripta o altro di questo tipo. Molte persone trovano che il luogo migliore per pregare sia la loro camera da letto. Sta scritto infatti: "Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate" (Mt 6, 5-8).


Il medesimo consiglio vale anche per le volte che si desidera meditare, visualizzare o lasciare che le nostre intuizioni e facoltà psi si attivino.

Tale luogo sarebbe bene confortevole, né troppo freddo né troppo caldo, con la possibilità di regolare la luce e l'ombra, asciutto e pulito. Se pensate che il detersivo non basti a renderlo pulito e continuate a percepirlo come "sporco" o "contaminato", o addirittura "infestato", potete usare dell'acqua benedetta, farlo benedire da un sacerdote o benedirlo voi stessi, o piazzarvi un sana-eterico (in un altro post spiegheremo cos'è) che possa ripulirlo dalle energie sottili e dalle negatività eventualmente presenti in esso.

Così preparato, quell'angolo della cameretta, che potrebbe anche consistere nello stare seduti alla scrivania o sul bordo del letto, o su un cuscino o un piccolo tappeto, diventerà il vostro spazio sacro per pregare.

Non è necessaria nessuna scenografia, nessun altarino pieno di santini e statuette, nessuna candela accesa o altro per "creare l'atmosfera" ma chi desidera può aggiungere dettagli secondo il proprio gusto e sensibilità.

Può essere invece utile tenere in camera un oggetto benedetto (es. un crocifisso anche piccolo, o un'icona, o una piccola statuina raffigurante per esempio la Madonna o un Angelo, o un'immagine dell'Arcangelo Michele che sconfigge uno spirito demonio). Riempirsi di oggetti però non serve a niente, ne basta uno, per richiamare al senso della preghiera, poi il resto sta a noi.

Siamo noi che preghiamo infatti, non le statuette, i crocifissi o i santini.

2. Fare calma, per quanto possibile, nel proprio animo, assicurandosi di avere un accettabile livello di comfort fisico (non avere bisogno di bere o di mangiare in quel momento, o di andare in bagno, non essere troppo assonnati, stanchi etc). Accertarsi che altre persone presenti in casa, se presenti, non vengano a disturbarci proprio in quel momento. Spegnere il cellulare e anche altri apparecchi elettronici eventualmente presenti, comrpeso il pc, l' i-phone e via dicendo, perché potrebbero interferire in quanto generano un campo. Spegnere il televisore eventualmente presente.

3. Iniziare la preghiera con un gesto che esprima l'apertura. Io che credo che Dio è Padre, Figlio e Spirito, quindi faccio un segno di croce nel Nome di Dio Trino e Uno.
Altre persone appoggiano una mano sul cuore. Non è necessario fare gesti plateali.

4. Gli elementi della preghiera: consapevolezza, cognizione del bene e del male, ringraziamento, lode, richiesta di perdono, richiesta di consiglio o di intervento per sé o per altri (preghiera di intercessione).

A chi ci si rivolge? Io suggerisco ai principianti e non solo, perché lo faccio sempre pure io, di iniziare invocando lo Spirito di Dio (Spirito Santo, Spirito di Amore, Spirito di Verità).

Esempio di invocazione dello Spirito:


"Spirito Santo, scendi su di me. Fondimi, plasmami, riempimi di Te, rispondimi, consigliami, esaudiscimi, usami, liberami, guariscimi. Libera il mio cuore da ogni sentimento di odio e di rancore, da ogni proposito di vendetta e di inganno, da ogni volontà di male. Allontana da me ogni spirito del male, ogni spirito bugiardo, prevaricatore e superbo e riempimi del Tuo Amore, della Tua Gioia, della Tua Pace, della Tua Grazia, della Tua Benedizione. 
A Te sia la Lode e la Gloria nel tempo e nell'eternità. Amen."

Dopo avere invocato lo Spirito (questa preghiera che ho postato contiene anche una richiesta di esorcismo)  io sono solita sintonizzarmi sul mio Angelo per chiedergli di partecipare alla preghiera, guidarmi, ispirarmi qualcosa per pregare meglio, comunicarmi informazioni che mi è utile venire a conoscere, soccorrermi se dovessi finire "sotto attacco" mentre prego e lavoro con l'energia.

Quindi mi metto a ringraziare e lodare, perché di che dire "grazie" a Dio, agli Angeli, al Bene, alla Vita e alla Verità ce ne è sempre. Individuare motivi di gratitudine e di lode, anche breve, anche pochi, sviluppa modalità di pensiero positivo, costruttivo, aiuta a vedere sempre il lato postivo delle cose, il "bicchiere mezzo pieno" senza sconfinare in prospettive fiabesche o eccessivamente ottimiste, cioè senza perdere di vista la Realtà che contiene elementi positivi e negativi, benevoli e malevoli, benèfici e malèfici.
Ma possiamo anche ringraziare per il male apparente permesso o comunque capitato nella nostra vita, per esperienze di per sé  negative e sofferte che possono diventare didattiche, e offrire spunto di riflessione, di maturazione psico-affettiva, di consapevolezza e conoscenza di sé e del nostro ambiente con i suoi abitanti di ogni specie e di ogni tipo.

5. La preghiera specifica: è bene pregare in modo molto preciso e conciso. Senza sproloquiare e senza futili pomposità o chissà quale lessico aulico e ricercato. La preghiera deve essere espressa con un linguaggio semplice ma preciso, pulito, limpido, onesto, piuttosto breve. La preghiera deve essere costante.

Cosa vogliamo veramente, esattamente?

Cosa serve sul serio a noi, o ad altri?

Di cosa si tratta?

Questo ci invita a sforzarci di individuare quali sono nostri reali bisogni, non i capricci del momento. La preghiera è concreta, non è vaneggiamento.

E' importante comunicare in modo efficace anche con il Cielo, non soltanto con i nostri simili, esseri umani come noi. Quando ci rivolgiamo al nostro Angelo, possiamo parlargli ma lo dobbiamo fare in modo conciso, preciso e semplice. E costante. Non un giorno una cosa, un giorno un'altra, quello che ci passa per la testa in quel momento.
Nelle cose spirituali, come in tutto in resto, perché è tutto collegato, ci vuole ordine, schiettezza, onestà, e gentilezza.

Siate gentili.

Quanto è importante essere gentili, non volgari, non offensivi, non rozzi.

Ci sono preghiere specifiche, elaborate e "collaudate" da altre anche da secoli, tramandate dalla tradizione, che sono efficaci. Possono servire per pregare gli Angeli o cercare di essere di aiuto a qualche Anima che deve ancora raggiungere la Pace.

6. Pregate finché sentite di avere detto il necessario, senza ripetervi in modo pedante. Se il vostro cuore "si apre", se il "vortice al centro del petto" si apre e sentite questa energia, continuate a pregare finché il flusso di energia si esaurisce. C'è che non solo parla, ma anche si sente di voler cantare, o persino di danzare, o suonare uno strumento musicale. Il linguaggio verbale non è il solo a nostra disposizione, c'è anche la musica, la danza... possiamo pregare anche facendo un disegno!

Dopo avere pregato, rimanete in ascolto, non chiudete subito, ma rimanete in ascolto.

La preghiera è fatta anche di silenzio, e il silenzio è fecondo perché possiamo ascoltare le ispirazioni degli Esseri Celesti o le intuizioni.

E' questo il momento in cui può arrivare un'ispirazione, un'idea, una risposta, un'immagine interiore o una percezione E.S.P.

7. Chiudete la preghiera, non lasciate aperto il canale, ma ripetete il gesto che avete fatto all'inizio per indicare che è giunto per voi il momento di chiudere, lasciare il vostro angolo "sacro" e tornare alle vostra attività, o andare a dormire.

Anche se vi sembra che durante la preghiera o dopo non sia successo "un accidente di niente", non scoraggiatevi. Ci vuole pazienza, costanza, a volte bisogna insistere. Ci sono persone recettive e molto predisposte a vivere esperienze E.S.P. , di intuizione spirituale o altro, e persone più chiuse. Ma lo scoraggiamento buttatelo via.

8. Conditio sine qua non perché la preghiera sia efficace e voi possiate diventare recettivi: vivere una vita quanto più possibile limpida, cioè onesta. Siate onesti prima di tutto con voi stessi e poi con gli altri. Zero ipocrisia. E che il vostro cuore sia libero: nessun odio verso nessuno, né rancore, né desiderio di vendetta, né volontà di fare del male a qualcuno. Rinunciate all'odio e ad ogni spirito di odio, al rancore, all'ira, alla perversione, alla volontà disonesta e malvagia. Rinunciate al male e allo spirito del male. Rinunciate ad ogni legame con i demòni e con le loro opere occulte o manifeste.
Perdonate tutti e voi stessi in primis, perdonate anche Dio se siete stati in collera e risentiti verso di Lui, perdonate la vostra vita, non tenete conto dei torti ricevuti.
Siate gentili, veritieri, siate benevoli, amate. Abbiate fiducia, confidate.

Solo se ci inseriamo in una logica di onestà, amore, giustizia e perdono possiamo sperare e confidare di ricevere l'Ottimo e il Vero.








God is the infinite ALL. Man is only a finite manifestation of Him.
Or better yet:
God is that infinite All of which man knows himself to be a finite part.
God alone exists truly. Man manifests Him in time, space and matter.
 The more God's manifestation in man (life) unites with the manifestations (lives) of other beings, the more man exists. This union with the lives of other beings is accomplished through love.
God is not love, but the more there is of love, the more man manifests God, and the more he truly exists...
We acknowledge God only when we are conscious of His manifestation in us.
 All conclusions and guidelines based on this consciousness should fully satisfy both our desire to know God as such as well as our desire to live a life based on this recognition.

  • Entry in Tolstoy's Diary (1 November 1910).