mercoledì 25 aprile 2012

Come ho recuperato il rapporto con il mio Angelo: la testimonianza di Luvi


E' possibile leggere storie di santi e sante, come per esempio Santa Gemma Galgani, che affermavano di sentire o anche vedere il loro Angelo Custode.

Tuttavia, senza essere protagonisti di esperienze preternaturali, sovrannaturali e mistiche al livello di quelle dei noti santi o sante della tradizione, molte persone comuni ritengono di avere fatto, almeno una volta nella vita, esperienza particolari forse dovute all'intervento degli Angeli Custodi.

Ecco per esempio la testimonianza di una ragazza:

" Sono una ragazza molto indipendente. Pur vivendo in una grande città non ho paura a uscire da sola di sera. Non avendo al momento un fidanzato, né la patente, mi devo però arrangiare a usare i mezzi pubblici. L'ho sempre fatto e non ho mai avuto problemi. O meglio, non avevo mai avuto problemi fino a cinque mesi fa, quando, dopo il solito cinema con le amiche, presi la linea due della metropolitana per otrnare a casa. Erano le dieci e mezza e di solito a quell'ora sul treno c'è abbastanza gente, ma quella sera, quasi senza rendermene conto, ad un certo punto mi ritrovai da sola... a parte tre ragazzi sui vent'anni che, mi accorsi, mi guardavano confabulando tra loro. Erano tre ragazzi normalissimi... italiani, non extracomunitari, per intenderci, ma qualcosa nel loro atteggiamento mi spaventò. Mentre il treno procedeva sferragliando, si alzarono e mi vennero vicino.

- Ma lo sai che sei proprio carina? - mi disse uno dei tre, allungando una mano e posandomela sui capelli.

Mi ritrassi di scatto, alzandomi in piedi per avvicinarmi alla porta.

- Ma che, vuoi già scendere? Non sei mica tanto gentile - mi rimproverò il secondo, mentre il terzo ragazzo cercò di toccarmi il seno.

Lanciai un urlo, terrorizzata, cercando con lo sguardo la maniglia del frendo di emergenza, ma i tre ragazzi mi bloccavano il passaggio. E' difficile spiegare cosa si prova in certi momenti: tutto quello che posso dire è che facevo fatica a respirare, la paura mi soffocava.

Allora, mentre le mani di quei mostri mi invadevano, iniziai a pensare fortemente al mio Angelo Custode, perché non trovavo una via di fuga da quell'orrenda situazione. Quando ero bambina, mia nonna mi aveva insegnato a rivolgermi all'Angelo Custode ogni giorno, ma soprattutto nei momenti di indecisione, difficoltà o pericolo.

Da adulta, avevo effettivamente smesso di farlo. Avevo anche smesso di andare in chiesa, di andare a Messa, di pregare...ad essere sincera, non credevo neppure più in Dio. La storia dell'Angelo Custode mi sembrava una favoletta da bambini...la religione è l'oppio dei popoli e via discorrendo.

Ma in quel momento di terrore, mandai a quel paese il mio ragionamento, che tanto non mi serviva a trarmi d'impaccio, e invocai il mio Angelo pregando e sperando con tutta me stessa che esistesse davvero. Se non accadeva qualcosa, niente e nessuno avrebbe potuto fermare quei bruti che avevano tutta l'aria di volermi addirittura violentare.

E qualcosa accadde.

Il treno decelerò, si fermò, e le porte si aprirono. Cercai allora di divincolarmi e fuggire scappando fuori dal treno, ma non ci riuscii... e mi sentii perduta.

- Cosa succede qui? Cosa fate? Via, via, lasciatela o vi ammazzo! -.

Chi stava gridando?

Di colpo i miei aggressori mi lasciarono libera, scappando attraverso le porte, pochi istanti prima che si chiudessero nuovamente. Tutta tremante, cominciai a gridare e a piangere.

- E' tutto passato! - disse un uomo mi venne accanto cercando di calmarmi. Nel mio turbamento, mi accorsi comunque che stringeva nella mano destra una pistola, che poi rimise nella fondina. Era un uomo sulla quarantina e indossava un'uniforme.

- Sono una guardia giurata - spiegò, offrendosi di chiamare un'ambulanza per farmi portare all'ospedale. Io rifiutai, perché, a parte l'enorme spavento, i miei assalitori non avevano avuto il tempo di farmi realmente del male. Quell'uomo gentile si offrì di rimanere sul treno fino alla mia fermata. Dopo alcuni minuti di silenzio mi disse:

- Ma lo sai che io in realtà non dovevo prendere questo treno? Dovevo salire su quello che va nella direzione opposta, ma mi è capitata una cosa strana... ho sentito una voce che diceva: "prendi l'altro treno, prendi l'altro treno". Non so neppure io perché, ho deciso di dare retta ad una voce, convinto che fosse solo nella mia testa, niente di reale. Eppure era la voce di qualcuno che non riuscivo a vedere, ma che era lì in quel momento, accanto a me -.

Più tardi, riflettendo con calma sull'accaduto, collegai la voce udita dalla guardia armata, la presenza invisibile da lui percepita, col fatto che avevo così intensamente invocato il mio Angelo. Per me questa è la spiegazione migliore, quella che sento essere vera.

Quel fatto mi ha profondamente cambiata. Mi sono avvicinata alla spiritualità e poi alla Fede. Ho approfondito il discorso sugli Angeli, ho letto libri, ho iniziato a pregare. Imparare a pregare veramente e acquisire consapevolezza delle realtà spirituali ha segnato una vera svolta nella mia vita, il che mi ha resa anche più felice. A causa di quella brutta esperienza che però si è conclusa bene, ho ritrovato la Fede. In effetti, mi dico che dovrei pregare per quei teppisti che volevano abusare di me sul treno, perché Dio si è servito anche di loro per farsi conoscere da me. A volte Dio si serve anche del male, o di chi fa il male, per aprire una breccia nel cuore di una persona.
Pregando il mio Angelo ogni giorno, penso di essere diventata in qualche modo una persone migliore di quella che ero, più attenta agli altri e all'ambiente che mi circonda, e più lieta di vivere la mia vita."

Grazie a Luvi di Milano per avere descritto la sua esperienza.