Poesia Venessiana
Me ‘a tiro finche posso
No ‘o molo questo osso
Tuti che me ‘a domanda
Ma la resta ne la mudanda
Ora, vecia freda e slassa
Ma la voia no la passa
E pensar la fila che gh’era
Da darla via quasi ogni sera
Ades che nesuni la vol pi’
Go capio che la mona son stada mi’
Se podesse tornar indrio
Daria via anca el dedrio.
Io non so chi l'abbia composta. La udii recitare, per ridere, da un mio amico oltre sei anni fa. A quei tempi questa poesia non girava per il web, ma ora la si può trovare. Chissà chi se la è inventata... però rende l'idea...
La fotografie qui sotto invece le ho scattate io, a Venezia ovviamente, nell'estate dell'anno 2010, usando una fotocamera digitale Nikon Coolpix S3ooo 12.0 Megapixels.
Queste foto sono da intendersi come mia proprietà e non possono essere usate e pubblicate senza il mio esplicito consenso.
In questo blog sono trattate esperienze E.S.P. fenomeni "psi" ed esperienze spirituali di persone comuni, con qualche accenno a persone note. Tali esperienze avvengono in contesti spesso quotidiani, normali. Si parla anche di altri argomenti ritenuti piacevoli o interessanti. Chiediamo di non copiare e utilizzare il contenuto dei post senza permesso: per info scrivi a flautodorato@gmail.com (Messaggi ambigui o offensivi non saranno degnati di risposta).