mercoledì 25 aprile 2012

Visualizzazione evocativa e intuizione passiva

Nei giorni successivi a quel sogno, decisi di prendere in considerazione l'idea di provare a fare qualcosa per vedere se riuscivo a sviluppare e gestire la mia facoltà intuitiva.

In famiglia,si dice di me, come di altre persone della mia parentela, che ho una specie di sesto senso.
Io penso che, in realtà, lo abbiamo tutti. E' una sorta di "sensitività latente", facoltà di cui, teoricamente, ogni persona dispone. Tuttavia, come per molte altre doti innate, le si possiede in diverso grado, e così ci sono persone molto intuitive, molto recettive, e persone che invece sembrano chiuse, incapaci di intuire o di percepire alcunché all'infuori di quello che vedono o odono, toccano, odorano o assaporano con i sensi. In effetti, cose analoghe si verificano, per esempio, nello studio della musica, della matematica o delle lingue straniere: ci sono persone che diventano musicisti mentre altre riusciranno a malapena ad eseguire una scala di note musicali, ci sono persone che diventano matematici, fisici o ingegneri mentre altre, tra cui la sottoscritta, si sono fermate alle equazioni di secondo grando in X. Ci sono persone che imparano facilmente tre o quattro lingue straniere, come la sottoscritta, e persone che non vanno oltre il simple past nello studio della lingua inglese, che è la lingua straniera più studiata in Italia come in altri Paesi.

L'idea di cercare di sviluppare, nei ritagli di tempo libero, le mie facoltà intuitive, mi divertiva e così un pomeriggio entrai in un grande bookstore del centro e comprai un libro che si intitola Il Sesto Senso, di Belleruth Naparstek (Edizioni Mediterranee). Fui lieta di ritrovarmi in molte delle affermazioni che l'autrice di questo semplice testo aveva scritto. Non c'era niente, di quanto leggevo, che potesse meravigliarmi: in realtà era tutto molto ovvio, solo che io non avevo mai avuto tempo da dedicare a questo genere di cose, anche perché, a causa dell'educazione ricevuta in famiglia e a scuola, non si pensa generalmente che le esperienze di percezione extra sensoriale (E.S.P.), o di intuizione spontanea possano essere in qualche modo fondate, utili e rilevanti.

Personamente, dopo averne fatta in vario modo esperienza, penso che le esperienze del tipo E.S.P possano invece essere utili, valide entro certi limiti, talvolta persino piacevoli e gratificanti. L'intuizione è una facoltà importante della nostra mente, che ci consente spesso di afferrare concetti in modo molto rapido ed esatto.

L'intuizione coglie il vero immediato.

Se da un lato tali esperienze di intuizione non devono diventare fonte di auto esaltazione o di eccessivo interesse, penso tuttavia che denigrare questo genere di cose, di cui tutti o quasi possiamo fare esperienza, equivalga a rinunciare all'utlizzo di una valida risorsa mentale. E quindi la facoltà intuitiva andrebbe coltivata, e le persone che la possiedono in modo spiccato, siano essi bambini, adolescenti o persone adulte, dovrebbero essere incoraggiante a prendere coscienza del loro talento innato e a metterlo a frutto imparando a gestire e usare l'intuizione. Esercizi di rilassamento, meditazione guidata, visualizzazione creativa, o anche solo lasciare che immagini e concetti si formino in modo libero e spontaneo può aiutare a diventare più consapevoli di questo genere di risorse.

Durante il quarto anno del liceo, svolsi a casa mia alcuni esercizi di visualizzazione che mi erano stato insegnati da un'amica di mia zia, professoressa di educazione fisica.
Si trattava di esercizi di visualizzazione riguardanti tematiche relazionali e spirituali cristiane, messi a punto dallo psicoterapeuta Anthony De Mello (riferimento su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Anthony_de_Mello). So che quest'uomo divenne una figura un po' controversa ad un certo punto, ma a me piacevano i suoi esercizi di visualizzazione e provai ad eseguirli alcune volte.  Durante questi esercizi io sceglievo un'immagine basandomi sul tema proposto nell'esercizio, ma poi capitava spesso che l'immagine cambiasse in modo indipendente dalla mia volontà, e io allora Vedevo, proiettate sul mio schermo mentale, immagini nuove e sperimentavo un senso di pace, di soddisfazione e di lucidità mentale di cui normalmente non facevo esperienza durante le altre attività della giornata.

Consiglio a tutti di provare questo genere di semplici esercizi di visualizzazione o apertura spontanea di un canale di percezione visiva. E' sufficiente trovare un posto tranquillo, pulito, solitario e silenzioso, o con una musica dolce a volume molto basso in sottofondo, e una luminosità che non ferisca gli occhi. Bastano pochi minuti per concentrarsi, chiudere gli occhi (ma si può anche tenerli aperti perché in effetti la visualizzazione funziona ugualmente anche se gli occhi sono aperti, almeno nel mio caso funziona lo stesso) e lasciare che le immagini si formino spontaneamente, proiettandosi sul nostro schermo mentale. Si può intevenire visualizzando attivante un soggetto - nel caso degli esercizi di De Mello il soggetto era Gesù, ma si può visualizzare ciò che si desidera, a seconda del tema scelto per la meditazione. Più spesso, io preferisco, forse con una punta di pigrizia, lasciare semplicemente che le immagini si formino in modo libero, senza controllo da parte del mio io cosciente. A volte mi sorprendo di quello che incomincio a Vedere, a volte neppure riesco a comprenderlo. Ogni tanto ho anche l'impressione di capitare "su frequenze" di altre persone, di Vedere immagini che appartengono alla mente di altri.

Una volta, per esempio, mi si formò nella mente l'immagine di un Buddha. Io non sono buddhista. Stupita di quell'immagine mentale nitida e insolita, uscii dallo stato di rilassamento e, dato che mi annoiavo ed ero a casa da sola, decisi di fare una breve visita ad una ragazza che abita nell'appartamento al piano di sopra. Lei venne ad aprirmi e quando io le chiesi cosa stesse facendo, mi rispose che stava leggendo delle meditazioni buddhiste. Pensai allora di essere capitata sulla sue frequenze spirituali, sulle sue lunghezze d'onda di meditazione e preghiera, o qualcosa del genere, in modo del tutto involontario.

Penso che, applicando questo semplice metodo di rilassamento, il nostro 'inconscio, oppure forse, talvolta,  ancheil nostro Angelo, ci può proporre immagini mentali ed intuizioni interessanti ed esplicative di qualcosa di cui dovremmo assumere consapevolezza o prendere in considerazione per ragioni talvolta anche molto pratiche.

C'è chi dice che la nostra mente crea queste immagini, il nostro cervello quindi, e c'è chi afferma anche che veramente uno spirito può scegliere, a volte, di comunicare con noi in questi momenti in cui siamo in condizioni di calma e recettività.
Io ammetto entrambe le possibilità.Comunqua sia, prendersi qualche minuto di pace per stare da soli, rilassarsi un po' e lasciare che eventuali immagini si formino nella nostra mente può essere una piacevole e rigenerante pausa nel ritmo spesso frenetico delle nostre giornate. E forse possiamo intuire qualcosa di utile, afferrare un concetto che prima non ci era molto chiaro o anche intuire la soluzione di qualcosa a cui prima continuavamo a girare intorno.



This post is about intuition, creative sight and visualization.

I found out that I have powerful intuitive skills while doing some exercises by Anthony De Mello  I had read on of his books). The exercises were about visualizing Jesus, but of course one can visualize and meditate upon other elements.

What became relevant to me to notice was that, while trying to flollow De Mello's exercise, the image in my mind changed spontaneously and independently on my personal will. In other words: I didn't mean it.

Thus I began to see new things, some of them I could not even understand or interpret. It was a sort of "spontaneous third eye opening experience", and very sweet and natural.

One day I realized that I was somehow able to tune in someone else's energetic/spiritual waves or frequencies. In fact, one afternoon while I was relaxing on my bed - not sleeping - I saw an image representing Buddha. Since I'm not a buddhist, I became quite surprised. I was home alone so I decided to go visit my neighbour. She opened the door and whan I asked her what she had been doing so far that afternoon, she told me she was reading and meditating a book about spiritual teachings by Buddha.

Here is a simple and easy exercise that everybody can do:

1. Choose a quiet, comfortable and familiar place - your bedroom for example.
2. Sit down somewhere comfortably - on a chair, on your bed or on the floor.
3. Close you eyes - but you may keep them open if you prefer - and relax.
4. You can start with a mental image that you choose, something you like and which makes you feel serene and peaceful - not something which makes you become excited.
5. Let the image disappear or change naturally, without trying to control anything. See what happens.

Some people have natural and intense extra sensorial perceptions in this way, other people seem to be a bit ... close, unreceptive. Try again and again and again...
Sometimes we're not receptive because we're too tired or nervous or worried. Try again or wait for a time in your day or the day after when you'll feel better.

This exercise should last some minutes, not too much, less than 30 minutes. It can be very relaxing and can be done every day.