mercoledì 25 aprile 2012

Le professioni più richieste ora e negli anni prossimi a venire

Una volta ci si pensava di meno, forse, a studiare con il solo scopo di trovare un lavoro. Si studiava, forse, quello che realmente interessava, e poi un posto di lavoro da qualche parte saltava fuori...

Ora i liceali e in genere (quasi) tutti gli studenti di scuola superiore, ci pensano eccome, a quello che faranno "da grandi" e alcuni di essi scelgono il corso universitario solo in funzione del futuro posto di lavoro. Discorso in parte simile fanno coloro che, magari già in possesso di un titolo di studio o di esperienze lavorative pluriennali, ancora dispongono di risorse economiche ed intellettuali e desiderano iniziare un nuovo percorso formativo. Alcuni di sono propensi a conseguire una seconda laurea, o ad iscriversi all'università all'età di 30 o anche 40 anni, cioè dopo avere lavorato per anni da qualche parte (in un'azienda, in fabbrica, un un negozio ecc.).

Le lauree più gettonate nell'ateneo più noto della mia Regione, cioè l'Università degli Studi di Padova (www.unipd.it) sono le Lauree Triennali dell'Area Sanitaria (sono ovviamente corsi di laurea della Facoltà di Medicina), eccone alcuni:

- infermieristica
- fisioterapia
- logopedia
- tecnico di radiologia
- tecnico di laboratorio
- tecnico audiometrista
- igienista dentale
- neuroriabilitazione per l'età evolutiva
- sicurezza e igiene degli alimenti e dei luoghi di lavoro

Insomma, tutti CdL la cui durata ufficiale è tre anni, al termine dei quali l'Università rilascia un diploma di laurea. Il CdL in infermieristica è abilitante, cioè è necessario superare l'Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione e l'iscrizione al collegio degli infermieri per poter entrare in possesso della laurea, del "pezzo di carta" insomma, senza il quale non si può fare questo lavoro.

Il titolo di studio conseguito è riconosciuto in Italia, nell'Unione Europea e, con integrazioni, anche in Paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti.

Chi è in possesso della laurea triennale può scegliere di iscriversi anche a quella magistrale (specialistica) che dura due anni, per conseguire maggiore professionalità.
Dopo il CdL triennale è anche possibile frequentare un Master di I livello.
Dopo la laurea magistrale o biennio di specializzazione è possibile frequentare un Master di II livello o anche accedere al concorso per svolgere il Dottorato di Ricerca e quindi avere una possibilità di lavorare nell'Università, per l'Università.

Intramontabile ovviamente anche la Laurea a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia che consente, previo superamento dell'Esame di Stato abilitante e l'iscrizione all'albo, di specializzarsi e di esercitare la professione di MEDICO.

Molti cercano di entrare nel numero chiuso del CdL a ciclo unico in Ortognatodonzia e Protesi Dentaria (o simili denominazioni) che appunto non è un laurea triennale (dovrebbe teoricamente durare cinque anni) e che, al termine, prevede l'iscrizione all'albo. Consente, in pratica, di esercitare a tutti gli effetti la professione di DENTISTA. Un tempo, i dentisti dovevano per forza di cose essere in possesso di una laurea in medicina. Ora, con questo corso parallelo solo per dentisti, i nuovi dentisti saranno solo dentisti, e non medici. Ovviamente il corso prevede però lo studio di molte materie inerenti la medicina (anatomia, fisiologia, patologia ecc) quindi saranno comunque in possesso di conoscenze anche di tipo medico. Ma non protranno fare i medici, soltanto i dentisti (il che non è poco visto che di gente che metta a posto i denti e sappia costruire protesi ce ne è sempre bisogno).

I laureati in igiene dentale sono dei laureati, ma non sono dei dentisti e teoricamente non potrebbero fare neppure la più semplice delle otturazioni, ma solo le operazioni di pulizia dei denti e lo sbiancamento estetico... possono comunque fare gli assistenti alla poltrona, quello sì. Ma tanto ora come ora molti/e assistenti alla poltorona (io ho sempre trovato ragazze e donne in questo ruolo di supporto) non hanno una laurea e poi scopri che l'anno prima facevano tutt'altro mestiere...

(Invece gli "odontotecnici" che ancora sono operativi non sono dei laureati, bensì dei diplomati presso scuole professionali apposite).

Per iscriversi ad un CdL Triennale tra quelle dell'area sanitaria della Facoltà di Medicina è necessario iscriversi ad un test di ammissione, poiché tutti questi corsi sono a NUMERO CHIUSO, cioè ad accesso programmato. I posti disponibili sono limitati e si può vincere il posto superando un test di ingresso.

Quindi prima ci si deve iscrivere al test, che all'Uni di Padova si svolge normalmente durante la prima settimana di settembre, ma ci si deve iscrivere durante l'estate. L'iscrizione è a pagamento, lo scorso anno si doveva pagare circa 26 euro per iscriversi al test.

ATTENZIONE: in tutti gli anni precedenti al momento di iscriversi al test il candidato poteva scegliere tre corsi di laurea diversi, oppure diverse sedi del medesimo corso. Speriamo che questa opzione non venga eliminata, perché se un candidato non dovesse vincere il posto nella sua prima scelta, quella per lui preferenziale, almeno ha altre due possibilità di entrare: nel corso o nella sede che ha messo come seconda o terza scelta. Queste priorità di scelta vengono rigorosamente rispettate (chi entra nella sua prima scelta non può immatricolarsi nel corso che aveva indicato come seconda scelta, per esempio). Ecco un esempio di pre-iscrizione a tre corsi:

1. Fisioterapia sede di Padova
2. Fisioterapia sede di Venezia
3. Infermieristica sede di Padova

Pare la pre-iscrizione di un candidato che vuole fare il fisioterapista ed è disposta a fare il pendolare a Venezia, ma preferirebbe seguire corsi e tirocinio a Padova. In alternativa, farà l'infermiere oppure farà il primo anno a infermieristica e poi tenterà il passaggio di corso (dovrà ripetere il test per fisioterapia) e si farà abbonare alcuni esami, se glieli riconoscono.


Il giorno del test ci saranno moltissimi candidati e una confusione tremenda: gente che non sa dove andare, gente che parla a voce alta, genitori che accompagnano le aspiranti matricole, insomma, un vero caos. Tuttavia alla fine, seguendo le istruzioni dei dipendenti dell'Università o degli studienti collaboratori, ciascuno trova il suo posto per sedersi e svolgere il test in modo tranquillo.

E' necessario portare con sé il documento di identità i cui dati sono stati forniti al momento dell'iscrizione al test. Il documento sarà esibito al supervisore prima di svolgere la prova.

L'anno scorso e precedenti, il test consisteva in 80 quesiti a risposta multipla (4 soluzioni proposte di cui soltanto una esatta) suddivisi per argomento: matematica e fisica, biologia (con domande anche di anatomia e fisiologia umana), logica e cultura generale. Per cultura generale non si intende solo letteratura italiana, storia e filosofia, geografia, diritto o attualità internazionale, ma anche scemenze vere e proprie tipo domande riguardanti attori del cinema, campioni sportivi, vittorie calcistiche e cose insomma piuttosto "frivole" per comparire in un test di ingresso universitario.

Alcuni giorni dopo, i risultati del test sono pubblicati online e l'interessato può controllare il suo punteggio entrando con una password nella web page dei risultati.

I vincitori devono seguire scrupolosamente le scadenze per immatricolarsi altrimenti perdono il posto.

Dopo le immatricolazioni dei vincitori, si passa al ripescaggio perché tra i vincitori può capitare che qualcuno rinunci ad immatricolarsi perché è morto, è stato rapito dagli alieni, ha perso la memoria oppure si è fumato una canna tale che poi ha deciso di iscriversi a... ehm... filosofia....

Dopo due o tre rispescaggi, viene dichiarato che:  mesdames, messieurs, les jeux sont faits ,rien ne va plus. In altre parole, chi è entrato è entrato e gli altri cavoli loro, li rivedremo, forse, al test dell'anno seguente.

I corsi di laurea di questo tipo sono oggettivamente molto impegnativi e anche difficili: frequenza obbligatoria, corsi integrati, tirocinio fin dal primo anno: in pratica si vive solo per studiare e svolgere le attività richiesta dal corso, e il resto di cose non esiste più fino al conseguimento della laurea.

Comunque la passione conta moltissimo, perché il corso, essendo teorico-pratico è coinvolgente.

E dopo la laurea - specie per gli infermieri ma non solo - il posto di lavoro pare sia non dico "garantito" ma comunque ci sono davvero buone possibilità di trovare un impiego nel settore per cui si ha studiato.

Chi può e vuole, ci provi.